martedì 23 dicembre 2008

Roma, prima segregati e poi cacciati

Il Prefetto e il Sindaco di Roma hanno gettato la palla ai Presidenti dei Municipi romani sulla questione “campi nomadi”. Saranno infatti i Presidenti dei diciannove Municipi di Roma a dover individuare, entro il 22 gennaio, degli spazi disponibili per ospitare i Rom che saranno spostati dagli accampamenti abusivi. Se non saranno indicate, sarà il Prefetto a decidere.
Purtroppo noi di sucardrom dobbiamo rilevare che ancora una volta, come già successo in passato, la politica non riesce ad uscire dalla logica segregante e ghettizzante propria dei “campi nomadi”. Infatti non vi sarà un programma di uscita da questa logica, anzi la si accentuerà.
I nuovi “campi nomadi”, secondo le disposizioni del Prefetto e del Sindaco, dovranno essere situati lontani dai centri abitati, con un presidio di forze dell’ordine a controllare le entrate e le uscite. E’ anche allo studio la proposta di installare telecamere per controllare qualsiasi movimento.
Non c’è che dire, sono moderni campi di concentramento, dotati tra l’altro di presidi per l’educazione dei bambini. Come per dire “salviamo” i bambini dalla cultura rom. Davvero agghiacciante.
Inoltre sarà predisposta una “carta dei diritti e dei doveri”, già ribattezzata dalla stampa “obblighi e doveri” che, se non rispettata porterà all’espulsione. Il Sindaco ha dichiarato: «Devono restare solo le persone che vogliono integrarsi, le altre che si prestano ad attività illegali saranno subito espulse».
Ai Rom che risiederanno in una delle aree legali della Capitale sarà rilasciata dal dipartimento delle Politiche Sociali un’autorizzazione che avrà durata temporanea, rinnovabile di anno in anno fino a un massimo di 3 anni. Poi in strada…
Addirittura si ricomincia con il toto-presenze che tanti danni ha fatto nei mesi passati. Infatti l’assessore alle Politiche sociali, Sveva Belviso, ha messo in dubbio il censimento effettuato dalla Croce Rossa e per adesso aggiunge al censimento solo 2.000 Rom. Ma nei prossimi giorni siamo sicuri che aumenteranno, tant’è che una diversa agenzia stampa aggiunge, dopo poche ore, 500 persone. Totale, ad oggi, 2.500 "fantasmi".
In tutto questo bailamme una voce si alza sopra le altre, è quella di Zingaretti, Presidente della Provincia di Roma. Zingaretti ha affermato: “Sul tema dei rom i proclami non servono a nulla. Quello che occorre, per risolvere i problemi, è avviare processi di concertazione con i diretti interessati”. Parole sante che però difficilmente saranno ascoltate da chi vuole esclusivamente l’annientamento delle culture sinte e rom. Come ad esempio il Sindaco Alemanno.
La federazione Rom e Sinti Insieme fa una controproposta: «I soldi destinati alla gestione dei campi possono essere risparmiati e destinati per costruire case. Basti pensare che a Castel Romano si spendono 80mila euro al mese». Chissà se qualcuno la prenderà in considerazione… di Carlo Berini

4 commenti:

Hidden Side ha detto...

Hanno in mente Guantanamo.

Visto che Obama lo chiude magari a qualcuno viene anche in mente che Cuba viene meglio di Settecamini.

E' agghiacciante.

Hidden Side ha detto...

Un articolo che riprende le posizioni dell'Assemblea della Federazione Rom e Sinti ieri alla Sapienza.

E intanto la federazione Rom e Sinti fa una controproposta: «I soldi destinati alla gestione dei campi possono essere risparmiati e destinati per costruire case. Basti pensare che a Castel Romano si spendono 80mila euro al mese».

Ale ha detto...

buon Natale a voi di Sucar Drom

u velto ha detto...

contraccambiamo di cuore