venerdì 30 gennaio 2009

Italia vs Brasile, stereotipi e razzismo

Sullo scontro in atto tra l’Italia e il Brasile, per l’estradizione di Cesare Battisti, ci ha incuriosito un commento pubblicato da Agora Vox Italia. Come molti sanno Battisti, presunto ex terrorista, scrittore, condannato all’ergastolo in Italia per responsabilità in quattro omicidi (alcuni lo vedrebbero come esecutore, altri come palo o complice), rifugiato in Francia e protetto fino al 2004 dalla "dottrina Mitterand", poi latitante, in Brasile, dove è stato recentemente arrestato. L’Italia ne chiede l’estradizione ma il Brasile la nega.
Secondo Riciard, che scrive su Agora Vox Italia, le ragioni sarebbero diverse. Ma una di queste ha destato la nostra attenzione. Il razzismo contro le popolazioni sinte e rom.
In Brasile gli stereotipi che colpiscono gli italiani sono quelli: del turista imbecille che va a letto con le ragazzine e del buono a nulla spendaccione. Ma da alcuni mesi i media brasiliano avrebbero puntato l’attenzione sul dilagare di fenomeni razzisti in Italia. Secondo Riciard, i brasiliani hanno seguito attentamente l’azione del Governo italiano e ne avrebbero valutata negativamente tutta l’opera, bollandolo come "razzista". Anche perchè alcune televisioni hanno messo in onda speciali sull’Italia razzista contro i Rom e i Sinti.
Sempre secondo Riciard, le parole del ministro della giustizia brasiliano nascondono alcune cose. Ovvero, l’accusa che la giustizia italiana risenta pesantemente, dell’atmosfera che si sta creando in Italia. Questo clima porterebbe, secondo i brasiliani, in auge la voglia di giustizia davvero sommaria, o quantomeno la totale impossibilità di Battisti di difendersi. Ma ci sarebbe un errore di fondo…

5 commenti:

Anonimo ha detto...

lula ha la faccia come il culo.....non combatte il turismo sessuale,permette alle multinazionali lo sfruttamento delle sue risorse, il popolo indio viene cancellato giorno dopo giorno dalle sue terre, ci ricatta minacciando di non aderire al trattato di kioto ed intensificare la deforestazione......ma come si permette questa merdaccia di darci delle lezioni di democrazia visto che possiede il corpo di polizia più corrotto ed omicida dell'intera america latina. battisti è stato riconosciuto colpevole .....punto.....colpevole di terrorismo.....allora santifichiamo la Lioce e fioravanti.....

Anonimo ha detto...

Il problema di fondo in questa vicenda è esattamente questo tipo di preconcetto, alle volte velato come spesso succede nella politica internazionale (e nelle gaffe del vertice del governo, che certo non giovano ad una buona immagine del governo italiano all’estero, ricordiamoci delle corna, abbronzatura e barzellette di cattivo gusto riguardo le donne), alle volte esplicito come nel commento dell’anonimo sopra, di sminuire il governo, la sovranità, la Costituzione, il popolo e le leggi di un Paese estero, specie se si tratta dell’America Latina. La volgarità delle parole dell’anonimo è direttamente proporzionale alla meschinità del pensiero (?), meglio, del pseudo ragionamento sopra espresso. Un essere pensante cerca di conoscere i fatti su cui intendi manifestare una propria opinione e non mette in ballo questioni irrilevante al problema in analisi (nonostante questa sembri essere una tendenza della politica italiana odierna). Giusto per capirci: il massacro dei bambini di strada rissale ai governi precedenti, da poco il Brasile è uscito da una Dittatura militare, la Costituzione democratica data dal 1988, Lula è al potere dal 2002, nel suo governo grandi progressi nel contrasto al turismo sessuale e alla pedofilia sono stati realizzati, il problema persiste perché purtroppo la demanda a riguardo è ancora grande e i maggiore sfruttatore di questo mercato iniquo in Brasile sono turisti italiani; la protezione ambientale, la difesa dei popoli indigeni e i conti con un passato di corruzione ed storica violenza strutturale sono veramente i nodi del governo Lula..ma cosa c’entra con Battisti?Il governo brasiliano non ha concesso la stradizione di Battisti semplicemente perché il sistema giuridico brasiliano non lo permette. Le convenzione internazionale di cui il Brasile è parte hanno status di norma costituzionale e pertanto condizionano tutta l’attività dei poteri Esecutivo, Legislativo e Giudiziario. Anche volendo il Presidente Lula non potrebbe farlo. Perché questo è il senso della Costituzione e della democrazia, senso che in Italia si sta perdendo: si dilaga nel “Bel Paese” una tendenza spregevole di delegittimare le regole del gioco e fuorviare le analisi dei veri problemi dell’ordine sociale e politico con notizie date al volo, senza grossi compromessi con la verità. Succedi nella politica interna italiana così come negli affari esteri. Se la società civile italiana si interessassi meno di gossip e più di cultura e di politica, potrebbe eventualmente conoscere meglio la propria Costituzione e prenderne gusto, poiché è una delle più belli al mondo.

Anonimo ha detto...

Quindi Milena, riassumendo, per la costituzione del Brasile un pluriomicida, un uomo che ha usato le armi per diffondere il suo credo politico, un uomo giudicato colpevole da + livelli di giudizio in "nome del popolo italiano" non va estradato.
Bella costituzione!

Anonimo ha detto...

meschina sarai tu e tutti i tuoi simili che spacciano la falsa informazione per verbo....tanto meschine e tanto false sono le mie parole che l'unione europea si è schierata compatta......fatti una passeggiata!!!!

Anonimo ha detto...

posso capire che questo governo non piaccia....ma schierarsi con gli assassini....bah quanta povertà mentale....e pelosa!!!