martedì 10 febbraio 2009

Lecce, lettera aperta alle Autorità

Gentilissimi, mi presento: sono il rappresentante ufficiale del Campo Rom della Masseria “Panareo” (situato tra Lecce e Campi S.). Mi chiamo Toska Benfik.
Da circa 20 anni siamo a Lecce: prima in città, poi a S.Cataldo, poi a Solicara e da 10 anni qui, alla Panareo. Siamo circa 220 persone e da qualche mese io sono stato democraticamente eletto portavoce del Campo.
Vado sempre agli incontri con le associazioni “Amici dei rom” e “Migrantes” e faccio parte del Comitato provinciale dei migranti. Mi impegno per il mio Popolo perché ho conosciuto le due guerre civili che abbiamo vissuto: la prima del 1990 e la seconda del 1999-2000: alcuni di noi sono del Kosovo ed altri del Montenegro. Siamo stati costretti ad abbandonare le nostre patrie per la guerra civile!
Noi siamo grati al Popolo Italiano che ci ha accolto a braccia aperte e ha condiviso il pane con noi. Avete dimostrato grande spirito di carità e di fratellanza!
Avete dato ai nostri bambini quel sorriso che noi non abbiamo avuto da giovani: sto parlando come padre e come nonno; sto parlando a nome di tutti, perché i nostri bambini sono, per la maggior parte, nati in Italia e la minoranza l’abbiamo portata con noi quando erano piccoli ed ora hanno 22-25 anni e a loro volta hanno bambini a carico. Ma sono quasi tutti disoccupati!!
Vorrei avere l’opportunità di farvi venire nel nostro Campo, dove alloggiamo da 10 anni. Vorrei potervi fare vedere che vita facciamo! E non per noi adulti, ma per i nostri bambini. Come genitori siamo costretti a vivere qui, perché non abbiamo avuto alternativa.
In questi ultimi tre anni, il Comune di Lecce e la Comunità Europea hanno costruito 26 case, di cui 10 containers e 16 casette in muratura (ancora non ultimate). Noi li ringraziamo!! Ma vorrei chiedere a tutte le Istituzioni ( al Sig Prefetto, alla Provincia, alla Regione, al Comune di Lecce) di darci un’altra opportunità, facendo un nuovo progetto per costruire altre case (non baracche!) per quelli che sono rimasti senza e vivono ancora nelle roulottes: sono 13 nuclei familiari e 6 singoli.
Ormai qui il problema igienico è un’emergenza quotidiana: sia per la rottura dei tubi della fogna che di quelli dell’acqua, arrugginiti da anni. Le perdite, insieme alla pioggia, hanno creato grosse buche e dappertutto c’è fango, liquami e puzza. Abbiamo paura per i nostri bambini piccoli, che sono più di 80 !! Per non farli camminare sulla sporcizia e non fargli prendere malattie, appena tornati da scuola, siamo costretti a chiuderli in casa.

Non ci vorrebbe molto, credo, ad asfaltare le strade e a riparare i tubi. Sono problemi risolvibili subito: le piogge di questi giorni hanno reso tutto un lago di fango. E’ urgente un intervento di bonifica del Campo e delle baracche. Venite a vedere con i vostri occhi!! Noi non pretendiamo di vivere bene come gli Italiani, ma soltanto un po’ meglio.
Non sarebbe, per esempio, molto umano, nella nostra situazione, prevedere visite periodiche di un medico al Campo e realizzare una presenza stabile del Servizio Sociale? Anche per favorire le condizioni per l’inserimento scolastico e il sostegno dei bambini?
Tanti distinti saluti e tanta stima da tutti i Rom del Campo “Panareo” e dal loro rappresentante Toska Benfik

P.S.
Parole pesanti “Rom” o “Zingari”, io mi metto nei vostri panni, sono nomi che fanno paura solo a sentirli… Ma, vi assicuro, noi non siamo gente cattiva; siamo uguali a voi. Venite ad incontrarci e ve ne renderete conto. Dovete conoscerci meglio!! Vi aspettiamo, le nostre porte sono aperte per voi e per tutti quelli che vogliono aiutare il Popolo Rom. Aiutateci a trovare lavoro e a ricevere formazione: molti nostri ragazzi e nostre ragazze stanno studiando e potrebbero essere impiegati come interpreti presso le Questure e i Tribunali, nonché come operatori in vari servizi!
Con queste mie parole, che vi ho scritto, vorrei che i vostri pensieri qualche volta corressero anche un po’ a noi. Siamo davvero in grave difficoltà!

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