Dopo la manifestazione, organizzata dall’associazione Sinti Italiani, ieri si è tenuta la manifestazione indetta dalla Cgil contro il pacchetto sicurezza. "Siamo circa 30mila" afferma dal palco il segretario milanese della Cgil Onorio Rosati. Interventi dal palco anche di leader sinti, come Sergio Suffer dell’associazione Nevo Gipen. Insieme con lui, Radames Gabrielli, Presidente dell’associazione Nevo Drom, che ha guidato anche un gruppo di musicisti sinti.
Il corteo è partito da Porta Venezia e ha raggiunto piazza Duomo. I manifestanti hanno scandito slogan seri e preoccupati: "Basta razzismo e sfruttamento. No al pacchetto (in) sicurezza", "La Costituzione non si tocca", alcuni degli slogan scritti sugli striscioni. Ma è stata anche una manifestazione allegra, caratterizzata dalla musica "sparata" a tutto volume dagli altoparlanti e dai balli gioiosi dei partecipanti. «Guardiamo con molta preoccupazione - hanno affermato i segretari generali della Lombardia e di Milano, Nino Baseotto e Onorio Rosati - all'inserimento nell'ordinamento italiano delle cosiddette ronde che rischiano di costituire l'avvio di un processo di indebolimento del ruolo e delle funzioni dello Stato e delle forze dell'ordine in particolare».
Sbagliata, secondo i due sindacalisti «qualsivoglia idea di sussidiarietà o di privatizzazione dei compiti cui lo stato deve assolvere» perchè le ronde, hanno spiegato: «Rischiano di rappresentare un pericolo per la legalità e il diritto e di favorire una svolta neoautoritaria».
La Cgil chiede alle amministrazioni locali di stanziare risorse per aiutare l'attività di quelle associazioni che ogni giorno si dedicano a promuovere sicurezza sul territorio come, per esempio, i nonni vigili, i centri antiviolenza per le donne, quelli per l'assistenza ai tossicodipendenti, per le ragazze vittime del racket della prostituzione e per gli emarginati senza fissa dimora.
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