
Il corteo è partito da Porta Venezia e ha raggiunto piazza Duomo. I manifestanti hanno scandito slogan seri e preoccupati: "Basta razzismo e sfruttamento. No al pacchetto (in) sicurezza", "La Costituzione non si tocca", alcuni degli slogan scritti sugli striscioni. Ma è stata anche una manifestazione allegra, caratterizzata dalla musica "sparata" a tutto volume dagli altoparlanti e dai balli gioiosi dei partecipanti. «Guardiamo con molta preoccupazione - hanno affermato i segretari generali della Lombardia e di Milano, Nino Baseotto e Onorio Rosati - all'inserimento nell'ordinamento italiano delle cosiddette ronde che rischiano di costituire l'avvio di un processo di indebolimento del ruolo e delle funzioni dello Stato e delle forze dell'ordine in particolare».
Sbagliata, secondo i due sindacalisti «qualsivoglia idea di sussidiarietà o di privatizzazione dei compiti cui lo stato deve assolvere» perchè le ronde, hanno spiegato: «Rischiano di rappresentare un pericolo per la legalità e il diritto e di favorire una svolta neoautoritaria».
La Cgil chiede alle amministrazioni locali di stanziare risorse per aiutare l'attività di quelle associazioni che ogni giorno si dedicano a promuovere sicurezza sul territorio come, per esempio, i nonni vigili, i centri antiviolenza per le donne, quelli per l'assistenza ai tossicodipendenti, per le ragazze vittime del racket della prostituzione e per gli emarginati senza fissa dimora.
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