lunedì 16 febbraio 2009

Minniti: no alle ronde

"L'emergenza sicurezza c'è e ha il suo epicentro nella violenza contro le donne. Il Pd è pronto a dare il suo contributo se il governo adotterà un piano straordinario che investa in uomini e mezzi. Ma né ronde, né militari. Il monopolio della sicurezza appartiene allo Stato. Diversamente si rischia la deriva". E' questa la posizione di Marco Minniti (in foto), ministro ombra degli Interni che, in un'intervista a 'Repubblica', fa riferimento al pestaggio avvenuto ieri sera a Roma e osserva: "Il rischio è una drammatica reazione a catena. Ed è proprio questo che bisogna evitare: i cittadini che presumono di farsi giustizia da soli".
"Siamo fermamente contrari alla ronde" spiega Minniti, che aggiunge: "il fatto che ci siano volontari organizzati da questo o quel partito, con la camicia verde, rossa o nera a caccia di chissà chi è il segno di un fallimento, dello sgretolamento dello Stato. Così apriamo alla giustizia fai da te e rischiamo un surplus di violenza".
L'esponente Pd illustra quindi la proposta dell'opposizione: "Un piano straordinario per il controllo del territorio che preveda un massiccio investimento in uomini e mezzi. E usciamo dall'equivoco sull'uso dei militari, che hanno altre professionalità e mai avrebbero potuto garantire sicurezza".

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