lunedì 23 febbraio 2009

A piccoli passi verso l'inciviltà

Un governo estremista e irresponsabile introduce d'urgenza nel nostro ordinamento le ronde dei cittadini, nonostante le perplessità manifestate dalle stesse forze di polizia, accampando la più ipocrita delle motivazioni: lo facciamo per contenere la furia del popolo. Spacciano le ronde come freno alla "giustizia fai-da-te", cioè alle ormai frequenti aggressioni di malcapitati colpevoli di essere stranieri o senza fissa dimora.
Ma tale premura suona come una cinica beffa: la violenza, si sa, è stata fomentata anche dai messaggi xenofobi di sindaci e ministri. Il decreto governativo giunge come una benedizione delle camicie verdi padane e delle squadracce organizzate dalla destra romana. Propone agli italiani di militarizzarsi nell'ambito di un "Piano straordinario di controllo del territorio" fondato sul concetto di "sicurezza partecipata". I benpensanti minimizzeranno, come già hanno fatto con le "classi ponte" per i bambini stranieri, i cancelli ai campi rom, l'incoraggiamento a denunciare i pazienti ospedalieri sprovvisti di documenti regolari. Cosa volete che sia? Norme analoghe sono in vigore altrove, si obietta. Mica vorremo passare per amici degli stupratori? Così, un passo dopo l'altro, in marcia dietro allo stendardo popolare della castrazione chimica, cresce l'assuefazione all'inciviltà. La promessa del grande repulisti darà luogo a sempre nuove misure che lo stesso Berlusconi fino a ieri dichiarava inammissibili.
Il presidente del Consiglio era dubbioso anche sulle ronde, ma si è lasciato trascinare dai leghisti per istinto: forza e marketing non sono forse le materie prime del suo potere suggestivo? Poco importa se ciò lo pone in (momentanea) rotta di collisione con il Vaticano, che denuncia "l'abdicazione dallo stato di diritto". A lui la Chiesa interessa come potere, non come Vangelo: si adeguerà. Quanto al distinguo del presidente Napolitano, gli viene naturale calpestarlo: come prevede la forzatura berlusconiana della costituzione materiale del Paese.
Il capo del governo concede che gli stupri sono in calo del 10% nella penisola. Ma più della statistica vale per lui il "grande clamore suscitato da recenti episodi". Per la verità nel novembre 2007, dopo l'omicidio con stupro della signora Reggiani a Tor di Quinto, fu posseduto dal medesimo impazzimento mediatico anche il centrosinistra, guidato all'epoca dal sindaco di Roma. Mal gliene incolse.

La destra populista invece trova nell'insicurezza il suo principale fattore di radicamento territoriale. Prospetta la riconquista dell'ambito esterno al domicilio privato, vissuto da tanti come ostile. Le parole "ronda", "squadra", "pattuglia", "perlustrazione" - un incubo negli anni della violenza politica - vengono adesso sdoganate come potere calato dall'alto per guidare il popolo. Nuove milizie, nelle quali i volontari dei partiti di governo e gli uomini dello Stato si fondono e si confondono. Come avveniva nel regime fascista.
Lunedì scorso all'"Infedele" una giornalista rumena ha provocato un senatore leghista: "Noi le abbiamo conosciute già, le vostre ronde. Si chiamavano "Securitate"". Lungi dall'offendersi per tale paragone con le squadracce comuniste di Ceausescu, il senatore leghista le ha risposto: "All'epoca in Romania c'era molta meno delinquenza".
Ora anche il governo minimizza. Le ronde saranno disarmate (a differenza di quanto previsto nella prima versione, bocciata al Senato). Mentre la Lega esulta, gli altri cercano di ridimensionarle a contentino simbolico, poco rilevante nella gestione dell'ordine pubblico. Fatto sta che è sempre l'estremismo a prevalere. Berlusconi si era opposto pubblicamente anche al rincaro della tassa sul permesso di soggiorno. Si sa com'è finita. La Gelmini aveva dichiarato che per i bambini stranieri prevede corsi di lingua pomeridiani anziché classi separate. Ma i leghisti stanno per riscuotere le classi separate. Tutte le peggiori previsioni si stanno avverando. La prossima tappa, c'è da scommetterci, saranno le normative differenziali sull'erogazione dei servizi sociali (agli italiani sì, agli stranieri no, e pazienza se pagano anche loro le tasse); seguirà il distinguo nei sussidi di disoccupazione (c'è la crisi, non possiamo mantenere gli stranieri, e pazienza se hanno versato i contributi). Fantascienza? Ha davvero esagerato "Famiglia Cristiana" denunciando il ritorno al tempo delle leggi razziali?
Le ronde dei volontari guidate dagli ex funzionari di polizia annunciano un clima di guerra interna che non si fermerà certo agli stupratori e agli altri delinquenti. Quale che sia la volontà del presidente del Consiglio, cui la situazione sta già sfuggendo di mano. di Gad Lerner

16 commenti:

Anonimo ha detto...

LEGGETEVI QUESTO INTERESSANTE ARTICOLO:
http://www.corriere.it/cronache/09_febbraio_23/calabro_d5e96f52-0189-11de-91dc-00144f02aabc.shtml

Anonimo ha detto...

LEGGETE ANCHE QUESTO:
http://www.corriere.it/cronache/09_febbraio_23/catanzaro_fermati_rom_omicidio_336e2b78-018e-11de-91dc-00144f02aabc.shtml

Unknown ha detto...

bisogna tentare con ogni mezzo di seguire modelli di convivenza e sviluppo come quelli adottati con successo in Spagna
un abbraccio

Anonimo ha detto...

Ma dai, sicuramente il ragazzo che si stava laurendo in ingegneria e che lavorava anche come cameriere per contribuire nel pagarsi gli studi insieme con i genitori si è buttato sul coltello che il rom teneva in tasca, chi non tiene un coltello in tasca oggi?
Noi italiani siamo proprio razzisti, i rom si guadagnano da vivere suonando e cantando, mica rubano per comprarsi auto da 100000 euro, mica stuprano sapete? Sono brave persone, concludo ringraziando la sinistra di aver tentato di dare il voto anche a loro in modo da aver in qualche tempo rom anche tra i politici.
Grazie grazie grazie e cerchiamo di essere meno razzisti con i rom che sono bravissime persone.

Anonimo ha detto...

mettici anche gianfranco fini...anche lui voleva il voto per gli stranieri ultimamente...pensavo si sarebbe candidato nel Pd!!!basta discriminazioni è soltanto un'incidente che tutti i fatti successi in questi ultimi anni, quella portava la minigonna il giorno di san valentino, il negoziante rapinato?...solo un piccolo prestito a fondo perduto...il cadavere nella valigia....voleva partire senza pagare il biglietto....quanto siamo maliziosi noi italiani....

Anonimo ha detto...

pensare che ieri parlavo con un pizzaiolo egiziano che vive da oltre 20 anni a Roma....beh....ha detto:
alcuni italiani sono veramente cretini ci accomunano tutti noi stranieri a quei bastardi slavi e zingari....
giuro....l'ha detto lui...io volevo solo fare 4 chiacchiere. tra gli stessi stranieri non è che siete proprio ben visti, vi identificano molto spesso come slavi...nessuna distinzione Rom, sinti, rumeni, polacchi...
boh!

Anonimo ha detto...

Caro Gad ti scrivo...
altre cose sono state dette in quella trasmissione, ad esempio è stato condannato televisivamente il sindaco che dopo aver emanato + provvedimenti a favore degli extracomunitari, al 1° a favore degli italiani è stato tacciato di discriminazione(le volte prima no!)
Che dire poi dell'infermiera straniera che giustamente sostiene che se non ci fossero loro...in Italia non si trova + neppure un'infermiera???
Sacrosanta verità, peccato che i requisiti chiesti ad un'infermiera italiana non sono i medesimi richiesti ad un'infermiera straniera...casi strani della vita se una straniera può avere solo il diploma mentre alle italiane viene chiesto di fare l'università...ma solo pochi anni in meno di un medico..chi non lo farebbe???
Ovviamente poi si può sempre dire che sono questi sciocchi Italiani che non vogliono fare certi lavori.
Che dire poi delle statistiche usate ad "arte".
Diminuiscono i reati, diminuiscono gli stupri.
Si ma quali?
Quelli in famiglia che sono la maggioranza(e quando si dice questo non si dice che vengono calcolati anche gli stranieri regolari) o gli altri?
E come mai se da quando arrivano gli stranieri diminuiscono i reati...le carceri sono piene di stranieri?
Forse che gli italiani ne commettono di meno ma chi arriva non riesce a sostituirli in tutto?
Mi preoccuperei si ora, sta diventando una battaglia mediatica sempre + forte...razzismo e altre parole usate in maniera inappropiata per attaccare senza rendersi conto che tutto ciò aumenta la tensione...e chi ci andrà di mezzo saranno i poveri cristi da entrambe le parti.

PS
Stamattina su deejay con Platinette ha telefonato un romeno arrabbiato, infatti sosteneva che non è giusto prendersela con i romeni, questi qua che delinquono non sono romeni ma "zingari".
"Non è giusto che per colpa loro ci si vada di mezzo tutti"
non so se dopo qualcuno ha ribattuto(ho spento la radio) ma ...direi che il razzismo è proprio trasversale!

Anonimo ha detto...

ciao a Tutt@, qualcuno potrà pure ironizzare su quanto scritto da Gad Lerner, qualcuno potrà porre delle questioni irrisolte, qualcuno la potrà buttare sull'ideologico utilizzando un singolo fatto di cronaca ma è indubbio che molti, moltissimi si stanno accorgendo che si sta superando un limite.
fra qualche anno la crisi economica passerà (come è passata quella del '29) e speriamo che non si debbano scatenare guerre ancora più violente di quelle già in atto, per il controllo delle fonti energetiche.
Ma molti si dovranno vergognare di quanto sta succedendo oggi, sia da una parte che dall'altra, come ha ben scritto Lerner.
un Paese come l'Italia, dopo tutto quello che ha passato, ancora ragiona e legifera a seconda l'umore della folla (come ha di fatto ammesso Berlusconi) ma soprattutto è incapace di sperare e si ripiega su se stesso in una spirale di volenza inaudita.
molti politici utilizzano una tale dose di violenza contro il cosiddetto "diverso" che nessuno sentiva da settant'anni.
i casi di reati, connessi ad una presunta superiorità razziale o come si afferma oggi: culturale, sono drammaticamente in aumento eppure il Governo non fa nulla, certo non inaspriscono le pene per i reati di razzismo.
l'atto razzista è considerato un'affare da balordi (ministro Maroni) e gli inquirenti difficilmente contestano l'aggravante razzista.
sarà che sono ipersensibile ma quando ho sentito un Ministro di questa Repubblica (Maroni) che ha affermato: bisogna essere cattivi con i clandestini, ho capito che il limite è stato superato.
bisogna essere cattivi... secondo me la cattiveria è messa in atto da chi stupra, uccide... se un Governo è cattivo gli elettori lo mandano a casa...
può un Ministro promuovere la cattiveria? e quello stesso ministro è credibile se afferma, in un secondo tempo, che non si deve fare giustizia da soli? No, secondo il sottoscritto.

Anonimo ha detto...

Ciao Carlo, ognuno legge con gli occhi della propria ideologia.
Abbiamo subito anni di clandestini gestiti col buonismo e cosa hanno portato?
Aumento della criminalità di basso livello(quello che la gente sente sulla sua pelle) e altre cosucce simili.
I rom stessi sono stati penalizzati da questa gestione "buonista" della questione.
Buonista cosa significa, significa che spesso si chiudeva un occhio e che si partiva dal presupposto che il povero cristo che arrivava qui doveva godere di una certa impunità.
Quindi occhi chiusi su mancanza di documenti, gestione dei clandestini con rimpatri teorici, ecc.
Oggi un ministro parla di essere "cattivi".
Purtroppo in Italia essere "cattivi" significa applicare la legge che viene sempre aggirata.
Significa che se ti devo espellere non ti do un fogliettino e di dico "vattene" ma ti porto fisicamente via.
Significa che se hai una condanna, non ti si lascia uscire perchè spero che nel tempo migliorerai.
Certo, immagino che sia molto più proficuo per la campagna politica interpretare in maniera differente le parole.
Però trovo che la cosa potrebbe essere interessante per i rom onesti, infatti non credo sarebbero tristi di sapere che i disgraziati che ogni tanto sostano nel loro campo spariranno.
Non credo che sapere che il proprio nome non verrà infangato da un ddisgraziato che occupa uno spazio vicino al mio grazie al "buonismo" dello stato faccia poi così dispiacere.
Il problema è che per essere stati teneri con chi non lo meritava(anche solo per rispetto con chi è qui in regola) oggi un sacco di persone oneste sono coinvolte in un crescente sentimento di insofferenza dovuto ai delitti commessi dai pochi(?) delinquenti.
Quando voi su questo spazio siete stati "cattivi" minacciando denunce e censura...avete forse picchiato qualcuno o autorizzato i rom/sinti a farsi giustizia da se?
pensaci!

Anonimo ha detto...

ciao Xpisp, il rispetto delle regole non presuppone l'essere cattivi ma l'essere giusti.
vi sono poi problemi di coscienza che possono portare al non rispetto delle "regole", come per i medici obiettori di coscienza che non praticano l'aborto.
condivido che l'immmigrazione debba essere governata ma non dobbiamo nasconderci dietro un dito.
il non rispetto delle regole è un problema in Italia al di là della questione immigrazione, pensa solo all'evasione fiscale.
il pensare che lo Stato debba essere cattivo mi spaventa perchè quand'è successo il disastro ci ha travolto.
sono anche spaventato da come viene veicolata l'immigrazione dai "buonisti", ovvero gli immigrati ci servono per svolgere i lavori che noi italiani non facciamo più.
il risultato è che l'individuo, perchè un immigrato è una persona come me e come te (scusa la divagazione western), è schiacciato in una logica di sfruttamento per un dato bisogno e quindi ecco lo Stato "buono" con le badanti e "cattivo" con i minori o con gli anziani che non sono utili.
il valore della vita umana, con tutti i suoi limiti, deve essere il primo principio ispiratore ma così non è in un Paese dove alcuni vogliono essere cattivi.

Anonimo ha detto...

Se per un reato posso darti dai 2 ai 10 anni...è da cattivi comminare la pena massima?
Per come si ragiona in Italia ...SI.
Ecco il significato della parola.
Se lo stato diventasse cattivo nel far rispettare la legge come lo è nel comminare multe...saremmo a posto.
Il fatto che la "cattiveria" o "fermezza",come preferisco io, debba essere totale e quindi colpire tutti...mi trova perfettamente d'accordo.
Purtroppo avrei decine di casi di persone che sono state graziate negli anni, e casi dove si è usata la mano pesante inutilmente.
Ricordo, per essere banali, un ragazzo a cui è stata tolta la patente per 3 mesi perchè guidava con un tasso alcolemico appena superiore al minimo(che sappiamo tutti essere risibile), invece un ragazzo straniero non in possesso della patente fermato e fatto andare ugualmente...perchè poverino, perchè tanto non può pagare la multa ecc.
Ecco sono questi i casi che devono finire.
Sbagli, PAGHI, italiano, straniero o extraterrestre.
questo garantirebbe per primi proprio le persone che oggi sono oggetto di discriminazione a causa di ciò che commette una minoranza.
Cosa analoga tra i rom.
Non è accettabile che un ragazzo arrivi a 14 anni con + di 50 segnalazioni.
Alla 1°... un avviso, alla 2° un richiamo, ma dopo appare evidente che i genitori non sono in grado o non vogliono educare in maniera adeguata quel figlio.
Probabilmente se questo fosse fatto non ci sarebbe una percentuale così importante di delinquenza minorile tra i rom.
E probabilmente questa minoranza non infangherebbe tutti quanti.

Anonimo ha detto...

@ Xpisp.
Non devono pagare tutti gli altri per gli errori di pochi, e qui non ci piove. Come dici tu, chi sbaglia paga. Ma cosa vuol dire il termine pagare? Vuol dire rimediare?
Per esempio a quei ragazzi che a scuola rovinano le aule o fanno i bulli, se gli fanno ripagare ciò che hanno rotto, allora sì che capiscono che hanno sbagliato, o per lo meno ci pensano su prima di fare danni una prossima volta. Però bisogna anche intendersi sui termini e su ciò che è lecito e ciò che non è lecito.
Alcune volte noi abbiamo un sistema di riferimento che è diverso. Allora mi domando se ci sia qualcosa che è giusto in assoluto e che metta d'accordo tutti. E mi rispondo che il valore assoluto su cui tutti possiamo contare è la famiglia. Rom, Sinti e gagi hanno forse diverse idee e hanno diverse abitudini ma abbiamo mi pare tutti una cosa in comune al di là della dignità della persona, abbiamo la famiglia. Il valore della famiglia è il valore fondante di ogni cultura e di ogni società, e sui diritti che uno Stato deve riservare in particolare alla famiglia non ci devono essere dubbi se vogliamo dirci un paese o una cultura civile.

Cro.

Anonimo ha detto...

Ciao Cro,
sul pagare ci sarebbe da discutere a lungo.
Infatti trovo assurdo che uno che delinque abbia la sola limitazione della libertà(molto limitata) e una fantastica scuola di vita (LA GALERA) che probabilmente lo peggiorerà solamente.
Gli atti di bullismo a cui tu fai riferimento dovrebbero essere curati esattamente come dici tu, pagare col lavoro i danni fatti e la famiglia pagare col dio soldo, così magari decide di punire il figlio delinquente invece che difenderlo sempre.
Lecito o non lecito credo sia determinato da una semlice cosa che si chiama LEGGE.
Sulla famiglia...potremmo essere teoricamente concordi se non fosse per quella percentuale di famiglie rom che ritiene di poter disporre dei propri figli per guadagno piuttosto che quel folto gruppo di italici rappresentanti che ritiene che tutto ciò che serve ad un figlio si trovi in boutique.
Su queste famiglie...qualche dubbio ce l'ho!!!
ciao

Anonimo ha detto...

@ Xpisp.
Tu prendi come riferimento la legge. Però sui (tra virgolette) conflitti di tutti i giorni la legge viene tirata un po' di qua e un po' di là perché non c'è un confine netto tra il lecito e l'illecito. Sui fatti gravi si può dire che è stata violata la legge, mentre nelle piccole cose è una questione di malintesi o di modi diversi di vedere le cose.
Non per niente si rende necessaria la mediazione. Però ci sono anche abitudini sbagliate. Tu per esempio parli dei ragazzi gagi che fanno acquisti in boutique, che vogliono vestiti firmati e questo non ti sembra giusto ma è un loro diritto acquistare un capo firmato o le scarpe firmate piuttosto che un articolo non griffato.
Quello che manca, secondo me, è un modello di riferimento comune. La famiglia che manda i figli a rubare non mi sembra un modello di riferimento. Non mi sembra un modello da prendere a riferimento comune nemmeno la famiglia che li sposa giovanissimi. Però, nello stesso tempo ammetto che una famiglia che sposa i figli giovanissimi li ami allo stesso modo (dato che è una loro tradizione) di una famiglia che li lascia liberi di sposarsi quando vogliono. All'opposto, posso dire che ci sono famiglie benestanti che non sono presenti per i figli o che insegnano quei valori scarsi che prima tu hai menzionato. Comunque non considerando questi estremi, estremi da una parte ed estremi dall'altra, rimane un nucleo centrale in cui rientrano tutte le altre famiglie italiane, rom, sinte e gagge, che hanno quei valori comuni di cui parlavo io. E su questi valori si può giocare secondo me la partita dell'interazione.

Cro.

Anonimo ha detto...

No Cro hai capito male o mi sono espresso male.
Io dico che molte famiglie invece che insegnare, educare, ecc ritengono che una volta fornito il vestito di marca il loro compito è finito.Che trasmettono valori un pelo distorti dove la persona non è per quello che fa ma per quello che indossa, e spesso non capiscono neppure il valore del denaro tradotto in fatica e privilegio.
Quanto spesso vedo bambini che vogliono una cosa futile e i genitori proni pur di non contrariarlo.
Questa cosa è trasversale, un caso è stato qui discusso quando qualcuno si lamentava che la famiglia rom a cui aveva dato soldi per la spesa erano stati spesi per un i-pod.
Si era sostenuto che serviva per sentirsi integrati.
La famiglia un riferimento comune?
Io ho genitori separati, una sorellastra, ecc.
Questo mi ha creato qualche problema anni fa quando qualcuno valutava che io essendo figlio di separati avrei sicuramente avuto una vita sentimentale difficile.
Sono i valori che devono essere comuni.
I figli sposi giovanissimi ... esistono leggi in merito... o esistono persone che possono non rispettarle?
Oramai abbiamo popoli da tutto il mondo nel nostro paese.
Non credo che sapere che l'infibulazione viene fatta con amore da madre a figlia mi possa bastare per chiudere gli occhi.
Non credo che i miei valori siano superiori a quelli di un altro uomo, ma come io rispetto le usanze quando mi sposto(e trovo incivile chi, per esempio, si mette in topless su spiagge di paesi mussulmani) mi aspetto la medesima cosa da chi viene fuori.
Concordo che i valori sono la cosa che ci unisce.

Anonimo ha detto...

@ Xpisp.
Ecco, riprendo proprio la tua affermazione conclusiva. I valori sono la cosa che ci unisce. Però tu stesso dici che ci sono persone che si mettono in topless sulle spiagge dei paesi musulmani. Allora, cosa vuol dire questo? Vuol dire che non tutti hanno gli stessi valori. Ma sui valori singoli, noi non possiamo prendere un insieme di valori che accomuna tutti quanti, proprio perché quello che per me è un valore, per te può non esserlo. Quindi, se facessimo un sistema di valori in cui mettere tutti d'accordo, non riusciremmo a mettere tutti d'accordo spontaneamente, ma dovremmo sempre ricorrere ai limiti delle leggi o dei regolamenti o delle tradizioni, fino al limite del buon senso di ciascuno o del buon senso comune. Invece, i valori della famiglia, tolti appunto dall'insieme dei valori quelli più estremi e al limite della violazione della legge (o proprio quelli che sono in violazione delle leggi), sono valori che appartengono a tutte le famiglie. L'educazione dei figli, la cura dei figli e dell'ambiente familiare, delle mamme e dei papà, la cura degli ospiti, dei parenti più prossimi, poi come naturalmente viene di seguito il ruolo che la famiglia ha all'interno della società.

Cro.