Sopralluogo della Polizia Municipale ieri pomeriggio, nel “campo nomadi” di via Islanda e un ultimatum ai romeni che si sono accampati sul greto del fiume Marecchia. Dopo il vertice convocato d’urgenza in prefettura, le forze dell’ordine si sono mosse subito per andare a monitorare una situazione
La Squadra ambientale della Polizia municipale è arrivata alle 15,30, guidata dallo stesso comandante, Vasco Talenti. "Abbiamo parlato con i responsabili del campo — dice Talenti — spiegato loro che bisogna assolutamente riportare quell’area alla normalità. A questo sopralluogo ne seguiranno altri, per raccogliere dati, censire le presenze, e soprattutto per fare pulizia e ripristinare l’ambiente nel più breve tempo possibile. Quella di via Islanda, è una situazione in continua evoluzione che va monitorata quasi quotidianamente".
Discorso diverso per quanto riguarda la quarantina di romeni che si sono accampati sulle rive del fiume. "E’ una soluzione impraticabile — continua il comandante — quello è uno spazio che non può essere occupato e abbiamo spiegato a quelle persone che devono andarsene. Alternative non ce ne sono. Lasceremo loro i tempi tecnici per organizzarsi, circa una settimana, poi dovranno partire".
"Il campo nomadi di via Islanda è da smantellare". Non ha dubbi Davide Gerardi, coordinatore dell’associazione sinti e rom, ma che vive in un campo tutto suo. "Sono anni che combattiamo per la chiusura di quell’area. La situazione è di totale degrado, ci sono topi grandi come gatti, fogne a cielo aperto e fili della luce che pendono. E in mezzo ci giocano i bambini. L’unica soluzione è quella di creare della microaree attrezzate permanenti, così come sono state fatte in altre città".
"Ci sono i fondi europei per questo, basta chiederli. Costruirle, poi, non richiede tempi così lunghi. Certo è che via Islanda è una situazione vergognosa. Noi cerchiamo l’integrazione, se solo ce ne dessero la possibilità. E chi sostiene che il campo nomadi è pieno solo di persone con precedenti penali, sbaglia. I delinquenti ci sono ovunque, anche in mezzo ai sedentari".
Creare microaree, per l’assessore Stefano Vitali non è così semplice. "La prima cosa da fare — dice Vitali — è mettere a posto il campo di via Islanda e riportare la situazione alla normalità. Creare microaree è un discorso complesso, e in primo luogo urbanistico. Comunque sia, prima sistemiamo il campo nomadi, poi discuteremo del resto. Che si tratti di patti o di progetti".
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