domenica 15 febbraio 2009

Rom e Sinti, siamo il capro espiatorio

Possibile che “per lei, sindaco di Roma, ogni tipo di criminalità che accade a Roma è sempre riconducibile a Rom e Sinti? Ormai questi sono diventati dei capri espiatori”. Lo afferma in una lettera aperta a Gianni Alemanno, Nazzareno Guarnieri (in foto), presidente della federazione Rom e Sinti Insieme, in riferimento allo stupro della quattordicenne romana.
Guarnieri critica le affermazioni di Alemanno sul fatto che i due stupratori sarebbero rom perché hanno la carnagione scura. Critica anche l'ipotesi avanzata sulla stabilizzazione dei campi nomadi entro l'anno. “Ci chiediamo per farne cosa? Lei è consapevole che finché la scelta politica sarà il travaso dei campi nomadi non cambierà nulla, semmai si aggraverà?”.
Guarnieri ricorda di aver presentato al sindaco di Roma un progetto a costo zero per lo smantellamento dei campi nomadi per favorire l'integrazione: “i campi nomadi devono essere subito smantellati e subito impegnate le risorse destinate a questa disastrosa scelta per fare una adeguata politica abitativa, costruire case anche per Rom e Sinti”, utilizzando magari le risorse destinate per gli stessi campi.
Ma non solo - prosegue Guarnieri – “lei non ha mai risposto alla nostra richiesta di collaborazione gratuita per migliorare le condizione di vita di Rom e Sinti a Roma, e questo ci porta ancora a credere che Rom e Sinti sono un capro espiatorio perfetto per la ricerca del consenso e per mettere in atto solo politiche clientelari e di assistenzialismo culturale per Rom e Sinti”.

1 commento:

fr ha detto...

non è che tutti i rom e i sinti siano
colpevoli di furti o di violenze. Ma da quando la Romania è entrata afar parte di fatto e di diritto nella comunità Europea sembra che i deliquenti romeni abbiano scelto l'Italia per le loro nefandezze. Ulteriori commenti saranno accetti sul sito www.weblionsearch.com