Il controllo di chi entra e chi esce, un presidio esterno delle forze dell'ordine, una sorta di permesso di soggiorno che autorizza a risiedere nel campo e il rilascio di una tessera-documento, l'obbligatorietà della frequenza scolastica per i bambini.
Queste le nuove regole razziste per i “campi nomadi” della regione Lazio decise dal prefetto di Roma e commissario straordinario governativo per l'emergenza nomadi Giuseppe Pecoraro (in foto). Non compare nell'ultima bozza del regolamento, quella che dovrebbe andare alla firma del prefetto, l'obbligatorietà di chiusura dei campi alle 22 anticipato oggi da alcuni quotidiani.
Il nuovo regolamento "per la gestione dei villaggi attrezzati per le comunità nomadi nella Regione Lazio" entrerà in vigore probabilmente domani.
Il regolamento non sarà sottoposto ad alcun iter procedurale ma immediatamente in vigore essendo di fatto un provvedimento del commissario straordinario governativo per l'emergenza nomadi. Nella giornata di oggi, prima che il provvedimento venga licenziato dal prefetto, il Campidoglio, la Provincia di Roma e la Regione Lazio potranno chiedere modifiche.
Nel documento si legge che "il Comune di Roma, nell'ambito delle proprie competenze, e con i tempi necessari porrà in essere tutti gli adempimenti relativi alla sua attuazione. Analoghi adempimenti verranno posti in essere da tutti i comuni della Regione Lazio".
1 commento:
Finalmente un po' di regole, spero che che ve le facciano rispettare.
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