Va avanti l’ennesimo censimento a Roma. Oggi è toccato al Casilino 900. Il “campo nomadi” è stato cinturato dalla Folgore e dalle Forze dell’Ordine. All’interno 36 agenti (sedici macchine e sei cavalli) hanno prelevato alcune persone, tra cui Najo Adzovic (in foto a sinistra), uno dei rappresentanti delle famiglie rom.
Najo Adzovic dopo essere uscito dalla Questura di via Patini, dove è stato condotto insieme ai capifamiglia, ha dichiarato: "Ci hanno preso le impronte digitali, controllati e schedati. Per ora soltanto io sono uscito, gli altri 31 sono ancora tenuti dentro. Nessuno ci ha spiegato i motivi dell'operazione".
Un'operazione che ha suscitato perplessità tra i Rom: "Ci hanno traditi - dice uno di loro - abbiamo sottoscritto con il Comune i sei punti dell'accordo, siamo pronti per i primi interventi di bonifica ma, invece, è tutto fermo e, senza spiegazioni, alcuni di noi sono stati portati via in maniera indiscriminata".
Alcuni rappresentanti del campo, presenti al momento dell'arrivo delle forze dell'ordine, non sono stati controllati. "Io invece sì, che ho pure il permesso di soggiorno e lo sanno tutti - ha dichiarato Adzovic - non sappiamo il perché di questi controlli, siamo sfiduciati, secondo me domani vengono di nuovo".
12 commenti:
Siete ospiti del nostro paese. Dovete rispettare le nostre regole. L'alternativa, se non condividete questo principio di civile convivenza, è andare altrove.
ciao Matteo, quello che sta succedendo a Roma è fuori dalle "nostre" regole. è un'illegalità perchè schedare o picchiare le persone non è un principio di convivenza civile.
ti invito a leggere la Costituzione italiana e la Legge Bossi Fini.
Non faccia demagogia e non farnetichi di cose che probabilmente a malapena conosce. I cittadini sono stanchi di mantenere furfanti. Gli ospiti si comportino secondo le regole della casa. Gli Italiani li accoglieranno a braccia aperte.
ciao Matteo, la demagogia, pure razzista, la fai tu. le "regole della casa" sono diverse ma forse tu sei rimasto al ventennio, meglio che ti aggiorni...
Carlo Berini,
è inutile che s'inalberi dando del razzista al sig.Matteo che è stato anche troppo educato per me, dovresti tacere.
Io non sono razzista.
Sono soltanto stufa di respirare TOSSINE tutte le sere, a causa dei fuochi vostri
ciao Laura, le persone che gestiscono questo spazio web di fuochi non ne hanno mai fatti. tra l'altro nessuno abita a Roma. quindi ti chiedo il favore di togliere il "vostri" perchè è pura diffamazione.
detto questo il problema esiste ed è dato essenzialmente da due cause:
1) alcune famiglie rom comprano e vendono materiali ferrosi, tra cui anche pezzi di cavi elettrici o copertoni che poi bruciano per togliere eliminare la plastica e avere il materiale ferroso da vendere;
2) alcuni i rottamai sulla Palmiro Togliatti (adiacenti a Casilino 900) bruciano copertoni e materiali plastico per non smaltirlo.
inoltre, alcuni giorni fa al Casilino 900 è scoppiato un incendio che ha distrutto le “case” di alcune famiglie. quindi sarebbe da verificare se la causa dei fumi non sia l’incendio anche perché le segnalazioni dei fuochi erano scomparse negli ultimi mesi.
la soluzione è quella di spiegare sia alle famiglie rom che ai rottamai la pericolosità dei fumi sprigionati dal materiale plastico e dai copertoni ma anche offrire spazi diversi, perché è difficile conciliare queste attività con in vicinanza le case.
fatto questo bisogna perseguire chi viola la legge anche perché il danno è di tutti: delle famiglie rom e dei rottamai che bruciano e respirano i fumi velenosi, delle famiglie rom e non rom (come la tua) che abitano in prossimità e sono costrette a respirare loro malgrado i fumi velenosi.
Per Carlo:
Mi dice che le persone che gestiscono questo sbazio web, di fuochi non ne hanno mai fatti, come mai in internet, su i giornali, si parla sempre dei ROM che bruciano materiale plastico e ferro? Ci stanno facendo morire di cancro.
Perchè dobbiamo "aiutare" queste persone quando ci fanno solo del danno? LORO SI DEVONO INTEGRARE con noi non si puo' vivere in queste condizioni, in piu' hanno pure la tuberculosi e non vogliono farsi vaccinare.
I loro figli vanno a scuola gratis, hanno pure un'aiuto dallo stato, e noi che lavoriamo veramente dobbiamo mantenerli.
SI BRAVI SIETE BRAVI.
Voglio vedere se lei, caro CARLO, abita vicino a un campo rom.
Non glielo auguro di sicuro.
LAURA
ciao Laura, il problema dei fuochi è molto circoscritto in Italia. e nessuna delle persone che gestiscono questo spazio web ha mai acceso fuochi.
personalmente ho lavorato al Casilino 900 per due anni (1997/1998). in quel periodo i fumi venivano da alcuni sfasciacarrozze. le famiglie rom hanno protestato ma la cosa è continuata.
ma al di là di questo, bruciare materiale plastico è molto pericoloso e deve essere fermato.
al Casilino 900 vivono diverse centinaia di persone e anche tu converrai che se anche ci sono dei colpevoli, non possono essere certo tutti. non ho notizie che ci siano decine e decine di colonne di fumo che ogni giorno si alzano dal Casilino 900.
la scuola è un diritto sociale che in Italia dovrebbe essere garantito a tutti i Cittadini, sia ai tuoi figli che a quelli dei Rom.
il problema della tubercolosi è circoscritto ma certo converrai che le condizioni igienico sanitarie sono un dramma. non ci sono fognature, bagni, acqua corrente... e per anni è stato considerato un "campo comunale"
in ultimo, ti sfido a dimostrarmi anche una sola politica di integrazione attuata dall'Amministrazione comunale negli ultimi vent'anni a favore di queste famiglie. per esempio sull'accesso al lavoro o sull'accesso alla casa...
Manifestazione di intolleranza a Roma contro il Casilino 900
Roma, 28 maggio 2009. Ha avuto luogo oggi una manifestazione all'insegna dell'odio razziale contro la presenza a Roma dell'insediamento Rom del Casilino 900. Una cinquantina di intolleranti ha manifestato, in un clima di palpabile, violenta ostilità, contro la comunità Rom, lanciando proclami intolleranti e accusando gli abitanti del campo di accendere fuochi per recuperare il rame da vecchi cavi, sprigionando vapori di diossina. Najo Adzovic, portavoce del campo ha smentito le accuse, sottolineando l'angoscia in cui vive la sua comunità, nell'indifferenza istituzionale: "Abbiamo paura, non accendiamo più fuochi, come promesso al sindaco, ma temiamo possano aggredirci''.
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Najo Adzovic, è una persona di grande saggezza ed umanità, una persona di cultura con le idee chiare, un eroe di pace.
Ci dovremmo solo vergognare che Najo debba vivere al Casilino 900.
Ciao Najo Adzovic ! tutta la mia solidarietà !
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