giovedì 12 febbraio 2009

Ue, secondo richiamo al Governo del "silenzio"

“La Commissione Ue sollecita per la seconda volta il governo italiano a fornire informazioni sui criteri di identificazione e sul rispetto della normativa della privacy in merito all'operazione di identificazione svolta nei campi nomadi”. Lo scrive il commissario alla Giustizia Jacques Barrot, che ieri ha risposto a un'interrogazione di un gruppo di parlamentari europei. “La Commissione Ue non ha ancora ricevuto dalle autorità italiane le informazioni richieste relative agli sviluppi, ai risultati finali e alle conclusioni dell'operazione di identificazione svolta nei campi nomadi, e ai provvedimenti che le autorità italiane prevedono di adottare su tali basi”.
Naturalmente il Ministro Maroni tace anche perché è stato dato il via a Roma ad un secondo censimento. Questa volta si fanno le cose in silenzio, niente proclami per l’opinione pubblica. Tanto per ora basta il ddl sulla “sicurezza”.
L’associazione Sucar Drom sta preparando un rapporto per il commissario alla Giustizia Jacques Barrot con lo scopo di denunciare quanto sta succedendo in queste ore a Roma. Infatti, il Ministro ha dispiegato addirittura la Folgore e dalle notizie che stanno arrivando si stanno violando tutte le norme costituzionali. Ma la cosa che più preoccupa è la volontà manifesta di colpire i rappresentanti rom per zittire le sole persone che in questi mesi hanno dato voce alle famiglie rom capitoline.

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