lunedì 30 marzo 2009

Milano, continuano a litigare...

L'uno, ossia il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati (in foto), punta il dito perchè, secondo lui, "il Prefetto di Milano viene sistemticamente scavalcato"; l'altro, il vicesindaco Riccardo De Corato, rigira l'accusa, sicuro che "Penati straparla e farebbe meglio a informarsi". Il motivo della discordia sono i dieci milioni di euro stanziati dal ministero dell'Interno per i campi rom milanesi. Risorse che, secondo il presidente di Provincia, dovevano passare per il Prefetto che "da qualche mese è stato nominato commissario straordinario al contrasto dell'emergenza nomadi ma che, invece, viene sistematicamente scavalcato dagli stessi che l'hanno nominato, dal ministro Maroni al vicesindaco De Corato. A questo punto mi chiedo perchè non si dimetta".
Chiamato in causa, De Corato fa presente che "i dieci milioni di euro stanziati dal ministero passano attraverso il commissario per l'emergenza nomadi in Lombardia, che non merita questi continui attacchi strumentali a fini puramente elettoralistici". In più, il vicesindaco ha voluto spiegare che i soldi "non sono per i rom, ma per la loro rotazione nei campi autorizzati, come avviene in Svizzera. Questo significa la messa in sicurezza delle aree. Penati - ha aggiunto - che è veltronianamente pro e contro i nomadi, anche se a giorni alterni, si legga bene il nuovo regolamento stilato dal commissario per l'emergenza nomadi in Lombardia. Lì c'è scritto che le aree di sosta sono transitorie. E la pianti di tirare in ballo il Prefetto a scopi elettorali".
Litigano, litigano, litigano che sia per le elezioni o per chi potrà mettere le mani sui dieci milioni di euro, non è certo importante. Certa continua invece ad essere la scellerataggine di chi pensa, come Penati, di cacciare dei Cittadini italiani e di chi pensa, come DeCorato, di far ruotare dei Cittadini italiani ed europei nei “campi” autorizzati.

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