Oggi l’associazione Sucar Mero ha indetto una manifestazione davanti alla sede dell’amministrazione comunale, in Piazza Cavour, dalle ore 13.00 alle ore 16.00. Alla manifestazione participeranno Davide Gabrieli, Presidente di Sucar Drom e Bernardino Torsi, Vice Presidente di Sucar Drom. Di seguito il testo del volantino che sarà distribuito durante la manifestazione
Oggi siamo qui per far conoscere alcuni dei problemi che i Cittadini italiani vivono nel cosiddetto “campo nomadi” di via Islanda perché da decenni chiediamo delle soluzioni a questi problemi ma ancora oggi non abbiamo avuto risposte serie dalle Istituzioni.
Siamo stanchi di essere trattati come prigionieri di un lager! Nel “campo nomadi” di via Islanda manca tutto: servizi igienici, fognature, impianto elettrico, impianto idrico… Non mancano topi, zecche, odori maleodoranti… E da alcuni mesi il costo dell’energia elettrica è diventato insostenibile. Esempio: 1 solo kw di energia elettrica ogni quindici/venti giorni costa circa euro 150,00.
Quali sono le risposte delle Istituzioni?
1) I Vigili urbani hanno denunciato per abuso edilizio una signora anziana perché alcuni volontari gli hanno costruito una piccola tettoia mobile per impedire all’acqua piovana di entrare nella sua vecchia roulotte con il tetto bucato;
2) I Vigili Urbani hanno denunciato per abuso edilizio una famiglia perché sotto i cavalletti della casa mobile ha posizionato dei prismi di cemento (50 cm x 40 cm) per impedire agli stessi cavalletti di affondare nell’asfalto rovente durante l’estate;
3) I Vigili Urbani hanno denunciato per abuso edilizio alcuni volontari che hanno costruito una piccola struttura mobile da utilizzare come luogo di culto per le famiglie Cristiane evangeliche.
Inoltre, sembra che la Guardia di Finanza voglia sequestrare le vecchie roulotte, utilizzate come casa da alcune famiglie povere, perché sprovviste di documenti. Queste roulotte sono state acquistate alcuni anni fa dalle stesse famiglie per pochi euro da un camping che ha ristrutturato le proprie strutture.
Da due anni abbiamo formato l’associazione Sucar Mero per costruire insieme alle Istituzioni dei percorsi di interazione nel lavoro, nella scuola, nell’abitare ma ne il Sindaco, ne gli Assessori, ne il Prefetto vogliono ascoltarci. Eppure le soluzioni che proponiamo sono adottate a Reggio Emilia, Bologna, Modena…
Nonostante siamo riminesi da più di ottonat’anni, siamo ancora discriminati, tanto da dover nascondere la nostra appartenenza alla minoranza storica linguistica dei Sinti italiani.
Adesso diciamo basta! Siamo stanchi di pagare le inefficienze, siamo stanchi di sentire promesse che non sono mai mantenute e siamo stanchi di essere discriminati.
Chiediamo un incontro con le Istituzioni per costituire un tavolo di lavoro permanente dove discutere e realizzare insieme soluzioni serie che sappiano risolvere i problemi che viviamo da decenni, così come sta succedendo in tutta la nostra Regione.
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