mercoledì 25 marzo 2009

Novara, Maroni: «Investire ancora di più nella figura del sindaco come titolare della sicurezza sul territorio»

Il ministro dell'Interno è intervenuto a Novara al Convegno su amministratori locali e sicurezza organizzato dall'Anci. Il ministro ha accolto con favore la proposta avanzata dagli amministratori locali tramite il vicepresidente Anci e sindaco di Torino Sergio Chiamparino, sulla creazione di un Servizio centrale per la sicurezza urbana gestito dall'Anci e dal ministero dell'Interno. Una proposta positiva, secondo il ministro, non solo ai fini di una migliore gestione delle risorse, ma anche per monitorare l'azione dei Comuni in questo delicato settore.
Grande apertura agli amministratori locali, insomma, da parte del ministro dell'Interno, che ha dichiarato di essere disposto ad «investire ancora di più nella figura del sindaco come titolare della sicurezza sul territorio».
Tema emergente del convegno è stato il nuovo modello di governo locale che si è andato delineando dopo l'entrata in vigore, il 5 agosto scorso, del decreto legge n.92/2008 che ha ampliato i poteri dei sindaci in materia di sicurezza urbana. Sul tema l'Anci ha condotto un'indagine, presentata oggi al Convegno, che ne analizza le dimensioni in base ai risultati, in termini di quantità e qualità delle ordinanze adottate fino ad oggi, ed alle problematiche emersi dopo l'intervento normativo.
Il ministro Maroni ha toccato diversi aspetti legati al tema del convegno, tra cui il collegamento tra poteri dei sindaci e concetto di 'sicurezza partecipata', a cui si ispira la previsione di associazioni di volontari per la sicurezza del territorio, e la riforma delle polizie locali, vista con favore perché migliorerebbe lo scambio delle informazioni tra forze di Polizia e l'efficacia della loro azione.
Maroni ha anche affrontato il tema dell'intervento nei “campi nomadi”, parlando delle strategie messe in atto per superare l'emergenza del luglio scorso.
«Abbiamo già realizzato la prima fase del censimento, ora stiamo realizzando la seconda fase con un intervento di carattere sanitario» ha detto il ministro descrivendo il modello di campo a cui si sta lavorando, da 'esportare' una volta testato: «un campo attrezzato con acqua potabile ed energia elettrica, una sorta di 'condominio orizzontale'. Questo modello sarà messo a disposizione di tutte le regioni che lo vorranno».

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