Protesta pacifica sabato mattina, in piazza Tre Martiri a Rimini, da parte di una cinquantina di sinti italiani dell'associazione Sucar Mero. Al centro della manifestazione, ancora le richieste legate alla difficile situazione del campo di via Islanda. Ma l'obiettivo dei sinti era soprattutto dire no alle discriminazioni secondo loro messe in atto dal Governo con il disegno di legge sulla sicurezza.
Manifestazione per l'integrazione, da una parte. Dall'altra parte, invece, la Lega raccoglieva adesioni alle ronde. Le nuove norme sulla sicurezza, approvate dal Governo, o ancora in discussione, questa mattina, insomma, si dividevano la piazza riminese.
Una compresenza casuale. I Sinti riminesi sono scesi in piazza nell'ambito di una manifestazione nazionale contro la discriminazione e una norma del disegno di legge che verrà discussa nei prossimi giorni alla Camera che, dicono, per controllarli meglio, intenderebbe stabilire l'obbligo di residenza a Roma per tutti i rom e sinti italiani. "Questo vuol dire che i miei figli, nati all'ospedale di Rimini, che hanno sempre vissuto qui, da Rimini, la loro città, dovranno andare a Roma per un certificato?" si chiede un sinto riminese da una ventina di anni.
Una manifestazione anche per tornare a fare richieste sul campo di via Islanda, dopo il mancato sgombero che era stato annunciato dal Comune. Molti dei cartelli esposti questa mattina in piazza contestavano, per esempio, gli alti costi per le bollette della luce. Bollette anche di 250 euro al mese, per la fornitura di un solo kw di luce.
"Continuiamo a puntare sul discorso microaree, ma l'assessore Vitali, del Comune, continua a non riceverci" dice Davide Gerardi, rappresentante dell'associazione Sucar Mero.
Assessore Vitali che dopo la manifestazione, in una nota scrive: "Prima di discutere di diritti, devono ripristinare la situazione precedente". Secondo l'assessore nel “campo nomadi” di via Islanda sono state fatte entrare numerose altre famiglie, in parte romene, con una sorta di 'affitto'. "Quando ci saranno le condizioni - ha ribadito Vitali - "riceverò le famiglie autorizzate a stare nel campo nomadi di via Islanda".
L'altra parte in piazza sabato mattina, la Lega nord, a metà mattinata aveva raccolto una ventina di adesioni alle ronde. E sulla manifestazione dei sinti il segretario provinciale della Lega Nord Dante Stambazzi dice: "Ci sono anche cittadini riminesi che hanno delle necessità e richieste da fare al Comune. Loro devono avere la priorità". di NewsRimini.it
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