lunedì 23 marzo 2009

Roma, sullo stupro della Caffarella troppa confusione

Da alcuni giorni nuove notizie continuano a filtrare dagli inquirenti (Questura di Roma) sulle indagini in corso. Sembra che la prova del Dna incastri due persone che sono già agli arresti. Gli inquirenti però fanno sapere che Alexandru Izstoika Loyos e Karol Racz, scagionati dall’accusa di stupro, rimangono indagati. La nuova ipotesi è quella del “branco”.
Noi di sucardrom speriamo che chi ha commesso quell’orrendo reato vada in carcere ma ci sembrano abbastanza caotiche le indagini. L’impressione è che si vogliano immediatamente cancellare i clamorosi errori fatti all’inizio dell’indagini.
Dalle tante agenzie stampa che abbiamo ricevuto ci sembra che l’unico ad essere cauto sia il pubblico ministero Vincenzo Barba e questo ci conforta, perché non vorremmo trovarci di fronte all’ennesimo pasticcio.
Il pubblico ministero Vincenzo Barba ha dichiarato: «Allo stato non abbiamo alcun elemento per dire che questi due nuovi arrestati conoscessero o avessero rapporti con i primi due romeni coinvolti nell'inchiesta, Loyos e Racz. Il punto fondamentale era individuare gli autori materiali della violenza sessuale e ci siamo riusciti grazie alla prova regina del Dna».
Oggi il gip Muntoni tornerà nel carcere romano per gli interrogatori di garanzia di Jean Alexandru Ionut e Gavrila Oltean, in relazione all'accusa dello stupro della Caffarella.

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