A Napoli si discute sulla proposta del Prefetto di creare una “città dei rom” nel Comune di San Giuliano, alle porte della città partenopea. E tutti sono contrari ma ad oggi non abbiamo la voce dei Rom.
L’idea del Prefetto, su sollecitazione del ministro dell’Interno Maroni, sarebbe quella di costruire un quartiere, capace di ospitare 400 rom, quelli già identificati, da costruire a Giugliano, a ridosso del polo industriale. Questo per risolvere immediatamente la questione rom, proprio nella zona dove da anni viene contestala la loro presenza dalle aziende.
Durante l’ultimo incontro in prefettura alla fine di marzo, il prefetto agli industriali, che sottolineavano ancora una volta le condizioni di abbandono in cui versa la zona Asi e la necessità di procedere il più presto possibile alla bonifica dei suoli, ha proposto la costruzione di un nuovo villaggio, oltre al campo che l’amministrazione comunale sta provvedendo a costruire, nel quale saranno ospitati 110 Rom. Secondo il piano della prefettura l’attuale popolazione rom residente nei campi della zona Asi verrebbero prima sgomberata per effettuare la bonifica e, dopo la sua realizzazione, verrebbero sistemati, parte nei container predisposti dal comune e parte in una tendopoli costruita ad hoc in un’apposita area della zona.
«Il prefetto - afferma il Sindaco di san Giuliano – ci chiede di sacrificare ancora una volta il nostro territorio ad un problema che è di carattere nazionale. Non resta altro da fare – continua il sindaco - che studiare attentamente l’ultima ordinanza del presidente dei ministri, per provare a capire quali possibilità ha da mettere in campo quest’amministrazione, per evitare che Giugliano continui ad essere considerato un territorio dove confinare emergenze nazionali».
La costruzione della città rom, comporterebbe oneri anche per l’amministrazione. Il comune, secondo quanto chiesto dal Prefetto, dovrebbe avviare, politiche di integrazione per i 400 Rom, sostenerli con politiche di welfare e assistenza, e dopo 5 anni di buona condotta è possibile che gli venga riconosciuto il diritto al voto.
«Ci aspettavamo la bonifica e risposte certe sulle ecoballe abbandonate a Taverna del Re e più sostegno ai progetti di sviluppo ai quali quest’amministrazione sta lavorando, ma per ora – afferma il Sindaco di San Giuliano - continuiamo ad essere considerati il recinto entro il quale rinchiudere tutte le emergenze». da InterNapoli.it
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