Il Ministro Maroni ha annunciato che i “campi rom” saranno l’emergenza italiana sulla sicurezza per tutto il 2010. La soluzione principe è naturalmente lo sgombero, come è successo pochi giorni fa a Milano. Il Sindaco e il Partito delle Libertà hanno organizzato addirittura un evento per festeggiare la cacciata di quaranta (40) persone, tra cui donne, anziani e bambini.
Il Vice Sindaco De Corato (in foto) non si è lasciato sfuggire l’occasione per una delle dichiarazioni più violente e vergognose degli ultimi mesi: «Non gli daremo tregua - ripete -. Li inseguiremo. I rom abusivi devono andarsene da Milano, devono capire che qui non c’è aria. Come? Ogni giorno facciamo due o tre sgomberi, anche di pochi irregolari. Ora ci sono 1.331 emigrati nei dodici campi regolari gestiti dal Comune, mentre gli abusivi sono 1.745. Per questi ultimi il messaggio è chiaro: per loro non c’è posto. Penati dice che li sposta, io invece li mando fuori da Milano».
Naturalmente c’è chi non vuole rimanere indietro, come Matteo Salvini che afferma: «Apprendiamo con soddisfazione che anche le massime autorità milanesi hanno scoperto Baggio forse qualche amico del Pdl non ci aveva mai messo piede. Noi Baggio la conosciamo bene: da tempo organizziamo presidi e fiaccolate e più volte abbiamo portato il caso del Marchiondi all'attenzione del consiglio comunale». Poi Salvini dà appuntamento a sindaco e vicesindaco «tra qualche settimana a Muggiano, poco lontano da Baggio, dove da tempo la Lega denuncia la presenza di rom e il degrado cui è abbandonato il quartiere. Speriamo che ci sia la stessa attenzione».
Ci sarebbero molte cose da dire ma dopo queste azioni e queste dichiarazioni viene da ridere quando leggiamo che lo Stato Italiano si impegnerà a combattere il razzismo nel calcio e negli stadi. Se i rappresentanti dello Stato italiano continuano a lanciare messaggi razzisti, come si potrà dire ai tifosi di non fare più cori razzisti, per esempio contro Balottelli? Quelli ti risponderanno sicuramente con le frasi di De Corato: non gli daremo tregua... lo inseguiremo… deve andarsene… per lui non c’è posto…
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