martedì 30 giugno 2009

Insetti clandestini? Razzismo italiota

Mentre il Parlamento sta legiferando per criminalizzare gli immigrati, c’è qualcun altro che utilizza il concetto di clandestinità per fare soldi. Infatti, come potete vedere nella foto tutta l’Italia è tappezzata da manifesti che alludono esplicitamente alla questione tanto dibattuta con lo scopo di vendere un insetticida.
Come fa notare Radio Popolare ("La Caccia") gli insetti sono clandestini per natura. Chi ne ha mai visto uno con un permesso di soggiorno in mano? E chi aveva mai associato l'aggettivo "clandestino" a zanzare, vespe e formiche? E' chiaro che il problema non sta negli insetti, ma in qualche cosa d'altro.
Il problema, semantico e politico, riguarda un vocabolario che diventa sempre più comune. Ed è preoccupante che il vocabolario in questione metta in stretta correlazione sempre più spesso "clandestini", "invasione" ed "eliminazione". E' il vocabolario di chi esulta perché vengano lesi i diritti umani dei migranti. E' il vocabolario di chi propone carrozze riservate ai "milanesi doc" sui metro del capoluogo lombardo.
Occhio, però, con le analogie: è vero che Sandokan combatte per scacciare gli invasori inglesi dalla sua isola di Mompracem, ma poi, per un eccesso di foga, per far fuori gli inglesi finisce per far saltare l'intera isola...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

mi fa piacere il riferimento alle carrozze riservate.
E' interessante notare come una moltitudine di persone razziste abbiano pensato a ciò.
Come mai questi signori si ricordano così volentieri di una "provocazione" idiota ma fingono di non saper nulla dei vaporetti riservati ai veneziani o ai bus riservati ai locali?
Semplice la prima è un'idiozia leghista le altre realtà di amministrazioni di sinistra.
quindi da bravi razzisti ci si ricorda solo di quello che fa comodo.
ps
Aspettavo un articolo sulla banda di malfattori romani che sfruttavano i bambini per smerciare droga, o è l'ennesima bufala?
Oppure come al solito è la stampa che distorce la verità?

u velto ha detto...

ciao Anonimo, le tue considerazioni non sono commentabili. è invece commentabile la tua domanda su quanto è successo ieri a Roma.
ad oggi non siamo usciti ufficilamente perchè vorremmo capire un po' meglio il tutto. ma già da oggi sappi che saremo duri con chi sarà ritenuto responsabile di tali accuse ma chiederemo a tutti di non generalizzare. chi è responsabile paghi ma niente generalizzazioni e criminalizzazioni per chi abita, ad esempio, a Castelromano e non c'entra nulla con questa brutta storia.

xpisp ha detto...

Potrei essere d'ccordo con Anonimo 1 sulla cecità di chi scrive, però se è vero che quella di Milano è stata una provocazione(almeno così è stato detto subito), quelle di Venezia e della Puglia(suppongo fossero quelli gli autobus a cui si riferisce anche se non ricordo il nome della città) sono soluzioni per risolvere problemi reali... un pò discutibile quello in Puglia... ma ci potrebbe stare.
Sui fatti di Roma... chi generalizza di solito è questo spazio che spesso e volentieri definisce immuni i sinti/rom da alcuni reati e trova sempre responsabilità dei gagi per i reati dei sinti.
Se è vero ciò che per ora hanno detto ci sono tot. persone che hanno sbagliato.
L'unica polemica potrebbe essere che mentre nella società maggioritaria spesso non si sà neppure come si chiama il vicino(e quindi se è un malfattore sei l'ultimo a venirlo a sapere) nelle società sinte/rom ci si vanta(e giustamente) sempre di questa comunità allargata molto solidale.
Strano che in questi casi nessuno sapesse nulla.
Ma questa resta un'osservazione non una condanna, le responsabilità continuo a credere siano PERSONALI