Ancora insulti razzisti contro il giovane fuoriclasse dell'Inter Mario Balotelli, ieri sera a Roma, in zona Ponte Milvio. Il campione era in compagnia di alcuni compagni nella Under 21, fra cui Criscito e Giovinco, quando un gruppo di intolleranti gli si è avvicinato rivolgendogli insulti razzisti e gettandogli addosso, in segno di disprezzo, alcune banane.
"Il caso Balotelli dimostra che in Italia i fenomeni del razzismo e della xenofobia sono fuori controllo," commentano i leader del Gruppo EveryOne Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau. "E' irresponsabile minimizzare gli eventi discriminatori che colpiscono Mario a un ritmo frenetico. Alle parole ha fatto seguito il lancio di banane e sicuramente il ragazzo teme che i suoi persecutori possano spingersi ancora oltre.
A chi afferma che 'non è razzismo, altrimenti i tifosi insulterebbero anche Muntari, Vieira o Sissoko' è facile rispondere. Il razzismo colpisce chi mostra orgoglio di fronte agli intolleranti. Non a caso, in Romania il calciatore di etnia Rom Banel Nikolita, ambasciatore per le Nazioni Unite contro il razzismo, è costantemente oggetto di cori razzisti, mentre altri campioni Rom non sono bersagliati dai tifosi.
Il pugile afroamericano Muhammad Alì fu più volte aggredito dagli intolleranti, in un caso con armi da fuoco, mentre George Foreman, che non si interessava di diritti civili, veniva lasciato in pace". Al termine dell'odioso episodio, Mario Balotelli ha deciso di non sporgere denuncia contro gli intolleranti.
"Vi è una diffusa paura, da parte degli stranieri," prosegue EveryOne, "di mettersi contro i razzisti. La nostra organizzazione ha ricevuto negli ultimi mesi decine di segnalazioni di aggressioni da parte di intolleranti, ma solo in un caso la vittima ha sporto denuncia, pentendosene presto, dopo aver ricevuto gravi minacce. Per rendersi conto del clima che circonda Balotelli, basta dare un'occhiata agli insulti e alle minacce che lo riguardano sui gruppi di Facebook e nei forum che predicano la discriminazione.
Un calciatore di origine africana, vicino al Gruppo EveryOne, ci ha confidato qualche giorno fa che avere la pelle scura provoca uno stato perenne di angoscia e preoccupazione, in Italia. Soprattutto se non si può evitare di mettersi in mostra".
I leader del Gruppo EveryOne parleranno della gravità del fenomeno discriminatorio nel nostro Paese durante i Mondiali Antirazzisti 2009, che si terranno a Casalecchio di Reno dall'8 al 12 luglio prossimi. "Lo sport può avere un ruolo educativo sulle nuove generazioni," conclude EveryOne, "purché si faccia latore di messaggi di tolleranza reciproca e fratellanza universale. Attualmente, in Italia, assistiamo al fenomeno contrario, che allarma le Istituzioni internazionali e induce campioni appartenenti ad etnie sgradite in Italia a non venire a giocare nelle nostre squadre.
E' cosa nota che lo stesso Ibrahimovic ha vissuto con grande ansia l'escalation della xenofobia in Italia. E' facile trovare in rete video raccapriccianti in cui centinaia di tifosi insultano l'asso svedese di etnia Rom, chiamandolo 'zingaro' in modo dispregiativo. Nei forum e nei gruppi di Facebook i razzisti usano termini ancora più pesanti: 'Zingaro muori'; 'Zingaro brucia'; 'Zingaro ti odio' e così via. Una situazione che ha influito senza dubbio sulla decisione di Ibra di lasciare l'Italia per la più civile Spagna.
Pur rispettando le scelte di Lippi, va rilevato che una convocazione del giovane fuoriclasse nella nazionale maggiore, come è avvenuto per il suo coetaneo Santon, avrebbe dato un segnale forte e civile alla società italiana e soprattutto ai giovani. Un segnale indispensabile, se riteniamo che lo sport si debba basare su valori morali e non solo su prestazioni tecniche".
5 commenti:
sono felice che il gruppo every one sia così attento, sarei stato contento lo fosse stato 10 anni fa quando, insieme ad un gruppo di ragazzi, scesi alla stazione Termini a Roma per un concorso, fummo aggrediti da sassaiola e urla da chi ci definiva "polentoni" "padani del cazzo" e altre cosine carine.
ma non avendo nè la pelle scura nè etnia rom nessuno s'interessò alla cosa.
Voi allora avete fatto denuncia? Avete diffuso la notizia? Temo che subire delle angherie non sia una condizione sufficiente affinché se ne parli e qualcuno dunque ti esprima la sua solidarietà. Io son di vicenza e a termini ci scendo ogni fine settimana e una cosa come questa non l'avevo mai sentita in effetti...
Personalmente credo cha atti commessi da idioti ci siano sempre e sempre ci saranno.
Bisogna capire quanto un fenomeno sia relegato in un ambito(calcio per esempio) o diffuso senza nessuna distinzione.
Il razismo esiste ma non credo nelle proporzioni che si vuole far vedere.
C'è chi gioca ad urlare all'emergenza in un senso e chi lo fa nell'altro.
Sono atteggiamenti che pagano sempre.
Non capire il significato delle parole date ad Ibra ... è chiudere gli occhi.
Ibra, come Cannavaro e tanti altri è stato criticato per l'atteggiamento tenuto durante una fase difficile della società bianconera.
Oggi se dovesse andare via dall'inter,una parte dei tifosi userebbe parole simili, parole che esprimono il rancore di aspettative di persone che vedono nel calcio tutto il loro mondo.
Non sono giustificazioni, questi atteggiamenti vanno criticati, come andavano criticate le offese fatte ad altri calciatori che passavano facilmente da un team all'altro.
Non credo che Balotelli si sia distinto in qualche maniera per aver mostrato orgoglio. Credo che sia soggetto + di altri ad atti idioti perchè non è simpatico ed è nell'inter che negli ultimi anni, essendo vincente, non risulta simpatica.
Certo che non vanno minimizzati ma neppure esaltati.
Spesso il razzismo è negli occhi di chi lo vuole trovare ad ogni costo.
PS
di cose simili ne avevo invece sentito, però relativamente alle solite partite di calcio, quindi con i soliti cog...i che non sanno come sfogarsi.
Scimmia. NON CI SONO NEGRI ITALIANI. Uh uh uh uh uh uh!
ciao Anonimo, il tuo commento è razzista, sarà segnalato alla Polizia postale.
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