
L’esponente della Lega Nord, Umberto Bossi, ha invece avuto l’impudenza di dichiarare: "Noi andavamo a lavorare, non ad ammazzare”. Questa affermazione insultante e razzista - che nega la realtà, finge di ignorare quanti lavoratori italiani siano stati trattati come criminali dai bossi dell’epoca e definisce delinquenti centinaia di migliaia di onesti lavoratori stranieri, molto spesso supersfruttati – non può essere ancora una volta archiviata come folklore perché è stata fatta da un ministro della Repubblica. Lo stesso che qualche giorno fa ha dichiarato che non gli interessa il tricolore (di cui è rappresentante come ministro) piacendogli solo la bandiera della Lombardia o dell’inesistente padania. E che in altre occasioni ha giustificato l’incendio del “campo rom” di Ponticelli o ha invocato il ricorso ai fucili, a seconda dell’umore del momento, contro magistrati, migranti, meridionali o contro Roma ladrona (di cui pure è ministro).
Né il fatto che pochi o molti lo abbiano votato può valere da “scudo” a chi incita alla violenza squadrista, alla secessione e all’ odio razziale, come non potrebbe garantire l’immunità a un ministro pedofilo o mafioso. Chiediamo che le forze politiche dell’opposizione, parlamentare e no, pretendano le dimissioni immediate di questo signore, data l’incompatibilità manifesta dei suoi comportamenti col suo ruolo e che i presidenti delle Camere intervengano a tutelare la dignità delle istituzioni.
Primi firmatari: Walter Peruzzi, Piero Maestri, Alberto Stefanelli, Gianluca Paciucci (“Guerre&Pace”); Giuseppe Faso, Marina Veronesi (Centro interculturale empolese-Valdelsa); Filippo Miraglia (resp. immigrazione Arci); Anna Maria Rivera (Università di Bari); Piero Soldini (resp. Immigrazione CGIL); Enzo Mazzi, Firenze; Enrico Peyretti, Torino; Marcello Maneri, Fabio Quassoli (Università Bicocca, Milano); Federico Celestini (Università della Musica Graz, Austria); Fulvio Vassallo Paleologo (Università di Palermo); Antonio Moscato (storico); Gordon Poole (Orientale di Napoli); Giovanni Russo Spena (PRC); Angelo Baracca (Università di Firenze).
Hanno inoltre aderito: Paolo Buffoni (Ass. "Todo Cambia" e "Università Migrante", Milano); Rosetta Riboldi (“Coordinamento pace”, Cinisello); Alfonso Di Stefano (Rete Antirazzista Catanese); Guido Piccoli; Giuseppe Lodoli; Stefania Silva; Beatrice Biliato, Floriana e Alberto Lipparini, Paolo Limonta, Marco Capra, Milvia Naja, Ariele Agostini, Milano; Lorenza Giangregorio, Roma.
Per adesioni: immigrazione@arci.it, www.sosdiritti.ning.com
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