lunedì 24 agosto 2009

Silvi Marina (TE), bambini e ragazzi rifiutati al ristorante perchè appartenenti alle minoranze rom

Un gruppo di 14 alunni rom (dai 9 ai 16 anni) e 5 operatori dell’associazione Romà onlus sono arrivati sabato pomeriggio 22 Agosto 2009 a Silvi Marina per una visita guidata in Abruzzo di sette giorni.
Questi alunni rom partecipano al progetto scolarizzazione attivato dal comune di Roma e gestito da Casa dei Diritti Sociali in collaborazione con l’associazione Romà onlus, per un percorso di integrazione culturale dei bambini rom e sinti.
L’associazione Romà onlus ha affittato tre appartamenti presso il Green Marine di Silvi per il pernottamento del gruppo e concordato con il ristorante Velvet di Silvi Marina il consumo di colazione, pranzo e cena.
Sabato sera 22 agosto 2009 il gruppo proveniente da Roma con il sottoscritto, hanno cenato in una sala del ristorante Velvet (in foto) unitamente alle persone ospiti dalle zone terremotate di Aquila. La cena, a cui ero ospite, è stata consumata regolarmente.
Il giorno successivo, domenica 23 Agosto, il gruppo di ragazzi di Roma, all’ora di pranzo, ore 12,45, i sono recati presso il ristorante Velvet per pranzare, ma tutto il gruppo è stato rifiutato dal gestore che ha lamentato il fastidio degli altri ospiti per la presenza di ragazzi di etnia rom.
Quindi i ragazzi non hanno potuto pranzare con grande stupore, anche se gli operatori di Romà onlus hanno cercato di nascondere, ai bambini, la grave discriminazione razziale subita.
A fronte di questo rifiuto i responsabili dell’associazione Romà onlus si sono recati presso il vicino ristorante Tiffany, ma anche qui non hanno potuto pranzare con la motivazione che era tardi (ore 13, 30 !).
Finalmente il gruppo è riuscito a mangiare presso il vicino ristorante Sassofano blu a cui pubblicamente va la nostra riconoscenza per l’ospitalità del titolare e di tutto il personale. Poi dicono “ i Rom non vogliono integrarsi”. di Nazzareno Guarnieri

2 commenti:

franco ha detto...

Non so se in questo caso la parola più da usare sia solidarietà.

Certo, che se non è stato già fatto, una visita ai carabinieri locali per denunciare il fatto sia doverosa. Mi sembra che ci siano gli elementi per una sanzione per il ristorante. Se rimane chiuso per una settimana o un mese il proprietario potrebbe avere il tempo per riflettere. Darsi del ....... o accusare di essere discriminato. Potrebbe anche dire anche questo in questo strano mondo in cui viviamo ora.

franco

Unknown ha detto...

denuncia già fatta.