Le parole del nuovo prefetto di Venezia, Michele Lepri Gallerano, riaccendono la polemica sul nuovo villaggio in costruzione in via Vallenari a Favaro. Lega Nord e Forza Italia litigano tra alleati. E il capogruppo della Lega Nord in Comune, Alberto Mazzonetto (in foto), dice «sembra provenire dalla Luna» il nuovo rappresentante del governo a Venezia.
«Un prefetto del Nord o meglio veneto non avrebbe fatto dichiarazioni così infelici. Per questo, anche se a titolo personale, auspico che il Governo valuti l'ipotesi che la selezione dei prefetti sia fatta a livello regionale, con esame di cultura e lingua locale».
«Il prefetto - continua Mazzonetto - cerchi di conoscere meglio il territorio veneziano e dimostri con i fatti il suo impegno per la legalità in città, in particolare contro il commercio abusivo dei vu' cumprà, contro lo spaccio, la prostituzione ed i borseggi».
Quanto basta per infiammare la polemica pre-ferragostana. Lepri Gallerano sulla vicenda sinti aveva detto: «Bisogna trovare le condizioni migliori per l'inserimento dei nomadi. Dare loro stabilità - ha detto - facilita il loro inserimento». Dichiarazioni «in linea con la politica del ministro Maroni, il quale proprio in questi giorni ha presentato un piano di circa 20 milioni di euro per la realizzazione dei villaggi nomadi nella capitale», rileva il consigliere comunale del Pdl, Saverio Centenaro, per il quale «a questo punto, quello che non ci torna è la politica della Lega Nord sul tema nomadi». Il Carroccio, polemizza, «cavalca la protesta nella nostra città, ne fa una questione da campagna elettorale ma nel contempo finanzia da Roma i villaggi sinti ed insedia prefetti in linea con questa decisione». Per Centenaro questo «non è coerente».
Mazzonetto replica duramente: «Tanta è la foga con cui Centenaro critica gli alleati che si è dimenticato di come si sia inciuciato con chi governa la città». La Lega Nord chiede una graduatoria che tenga conto anche dei 2700 cittadini in attesa di casa dal 2005.
Stessa cosa viene chiesta da Silvana Tosi del comitato «No ai campi nomadi nei centri abitati» che ha chiesto ieri un incontro urgente a Lepri Gallerano. «Quel villaggio è un ghetto. Chiederemo al prefetto di tutelare i diritti dei 60 nomadi minori, nel rispetto dell'articolo 3 della Costituzione italiana - dice la Tosi - e anche il rispetto dell'articolo 46 perché oggi le abitazioni di chi vive vicino al nuovo villaggio sono invendibili».
Interviene anche l'onorevole Corrado Callegari, segretario provinciale della Lega Nord, secondo cui su sicurezza e integrazione la linea del Carroccio è chiara: «Non si conquistano realizzando ghetti dove nemmeno la polizia avrà il coraggio di metter piede». L'amministrazione comunale veneziana, prosegue Callegari, «sta spendendo il denaro degli onesti cittadini per realizzare strutture a favore di nomadi. Credo che per i veneziani questa sia una autentica e inaccettabile presa in giro».
E Renato Boraso, presidente del Consiglio comunale veneziano (Pdl): «Invito il prefetto a vedere quel villaggio che non ha niente di integrazione in casette di 40 mq che non sono a norma di regolamento edilizio e in cui vivranno famiglie con figli. Vadano in Spagna, a vedere la vera integrazione». di Mitia Chiarin
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