mercoledì 30 settembre 2009

Non siamo "nomadi"!

Ancora oggi in Italia le minoranze storiche linguistiche sinte e rom sono oggetto di discriminazione, a partire dal negare a noi Sinti e Rom il diritto di autodefinirci.
“Nomadi” è il termine utilizzato strumentalmente da alcuni politici per “risolvere” i problemi, soprattutto abitativi, vissuti dai Sinti e Rom poveri. Infatti, l’Amministrazione comunale di Milano sta strutturando dei progetti abitativi che imporranno a Sinti e Rom milanesi di diventare “nomadi”. Il concetto espresso da questi politici è il seguente: “se tu sei nomade devi spostarti quindi non puoi rimanere stanziale a Milano per più di qualche mese”. Questa “invenzione” va a accodarsi ai tanti progetti falliti negli ultimi anni.
“Nomade” è un termine eteronimo (dal greco héteros = diverso / altro e onoma = nome). Esistono eteronomi utilizzati per gli italiani, in molti Paesi veniamo chiamati “mafiosi”, “mangia spaghetti”, “suonatori di mandolini”…. Noi italiani utilizziamo per esempio il termine eteronimo “crucco” per apostrofare i Cittadini tedeschi…
La politica dell’esclusione attuata in molte Città italiane, verso le nostre minoranze, ha fatto si che molte famiglie non abbiano potuto mai stanziarsi in maniera definitiva in un luogo. Ancora ad oggi in molti Comuni italiani ha nella segnaletica stradale dei cartelli di “divieto di sosta ai nomadi”: se tu sei riconosciuto come “nomade” non puoi sostare in quel luogo. Se un qualsiasi altro Cittadino italiano vuole sostare, e non è riconosciuto come “nomade”, può sostare. Una chiara forma di discriminazione etnica/razziale.
Inoltre, esistono altre forme di esclusione. Ad esempio, in molte Città Italiane viene utilizzato lo strumento della diffida. Quando un Sinto o un Rom viene fermato dalla Polizia Locale o dalle Forze dell’Ordine in un territorio diverso dal luogo di residenza, viene diffidato a tornare in quel territorio per alcuni anni, pena la denuncia penale e la galera. La motivazione che viene scritta sulla diffida è la seguente: perché dedito ad “attività nomadi” o perché “nomade”.

In Italia pochi gruppi si spostano sul territorio con continuità. Sono le famiglie che svolgono attività lavorative itineranti come i giostrai, i circensi o famiglie che svolgono attività artigianali (arrotini, ombrellai, calderai….).
Ma la stragrande maggioranza delle famiglie sinte e rom sono stanziali anche se l’unico modo per essere stanziali in Italia, per le famiglie sinte e rom povere, è vivere in un “campo nomadi”. Altre soluzioni sono negate.
In Regione Lombardia nella prossima primavera si andrà alle elezioni regionali, per questa ragione molti politici stanno facendo campagna elettorale con queste ridicole proposte, appunto i campi di transito temporanei. Questi politici hanno capito che “sparando” sulle minoranze sinte e rom si possono guadagnare voti, fondamentali per costruire la personale ascesa politica.
Noi Sinti e Rom siamo ormai abituati ad essere usati prima di ogni elezione, abbiamo capito il giochetto. Prima di ogni elezione i media, assecondando questi politici, accendono i toni contro di noi e ponendo tutta l’attenzione ai fatti di cronaca nera. E mai offrendo spazio a noi Sinti e Rom.
Poi il politico di turno scelto si inventa una soluzione per noi, senza mai neppure averci incontrato e naturalmente i media mettono in evidenza questa idea, vendendo ai Cittadini la “giusta soluzione” per risolvere definitivamente il “problema”. I Cittadini, impauriti dalle campagne stampa denigratorie e in evidente stato di confusione, appoggeranno il candidato che più ha “sparato” contro di noi.
Finite le elezioni il politico avrà ottenuto la sua poltrona, il “problema” non viene risolto e di Rom e Sinti non si parlerà più fino alle prossime elezioni. Che per la verità sono praticamente ogni anno. Questo giochetto dura ormai da diversi anni, i Cittadini devono capire che le problematiche abitative vissute dai Sinti e Rom poveri si risolvono solo facendo progetti seri ed efficaci, coinvolgendo i diretti interessati, costruendo e condividendo con loro il progetto. Solo così non si butteranno via i soldi pubblici come invece è successo in questi anni con progetti sterili inefficaci.
Un ultima cosa, la stragrande maggioranza di noi Sinti e Rom siamo Cittadini italiani e quindi votiamo. di Yuri Del Bar

3 commenti:

Marco Frattola ha detto...

cosa vista nel 2004:
http://www.sbarrax.it/freelabs/2004/08/09/cartello-non-bello/

Yuri Del Bar ha detto...

esiste ancora quel cartello? ci puoi segnalare il comune dove si trova? perchè stiamo cercando di toglierli tutti

AcquaMarina ha detto...

Salve sono Josue’ Marcio de Oliveira
pietre-preziose.blogspot.com
tagliatore di diamanti e pietre preziose.
L'Italia è un paese razzista !!