
Diverse ong e network europei hanno lanciato appelli e comunicati in occasione della giornata internazionale di mobilitazione. Enar, la rete antirazzista europea, ha messo l'accento sulla situazione di povertà cronica in cui in molti casi sono segregate le minoranze etniche. Per Enar è necessaria un'azione urgente a loro favore che si basi su una raccolta capillare di dati per capire qual è la reale situazione di queste minoranze e soprattutto quali ostacoli li tengono esclusi e in stato di privazione.
Erio, ufficio europeo d'informazione sui Rom, segue la stessa linea: la situazione di povertà delle minoranze rom e sinte in Europa dev'essere risolta urgentemente, per prevenire che questa comunità sprofondi ancora di più nell'esclusione a causa della crisi economica. Erio chiede un approccio integrato e che prevede azioni in tutte le aree rilevanti per l'inclusione sociale dei rom: educazione, lavoro, alloggio e salute.
Per Age, organizzazione che raccoglie le ong della terza età, si rivolge ai governi dei 27, chiedendo che venga stabilita una pensione minima garantita (e indicizzata in base agli aumenti del salario medio) ovunque in Europa, e rigettando l'idea che tale supporto disincentivi la permanenza degli anziani sul lavoro: per Age, il basso numero di anziani ancora attivi è dovuto ad altri fattori, quali la discriminazione basata sull'età, problemi di salute e mobilità o altre questioni famigliari. Eurochild, organizzazione dedicata all'infanzia, si appella affinché l'Europa diventi ancora più presente per sottrarre i quasi venti milioni di bambini europei (uno su cinque) dalla morsa della povertà.
Per Eurochild va creato un legame chiaro e forte tra lotta alla povertà e diritti dei minori. da Agenzia Dire
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