mercoledì 7 ottobre 2009

Il Presidente della Repubblica riceve i promotori della Campagna contro il razzismo “Non aver paura, apriti agli altri, apri ai diritti”

Giovedì 8 ottobre il Presidente Napolitano riceverà i promotori della Campagna contro il razzismo, l’indifferenza e la paura dell’altro promossa da 27 organizzazioni, laiche e religiose, che operano quotidianamente per la difesa dei diritti umani. Si tratta di soggetti anche molto diversi tra loro, che per la prima volta hanno deciso di unire le forze per dar vita a un’iniziativa che ha come obiettivo prioritario quello di fermare il dilagare di atteggiamenti e pratiche discriminatorie, favorendo la conoscenza reciproca e il dialogo, strumenti indispensabili per contrastare paure ingiustificate, spesso alla base di episodi anche violenti di intolleranza e razzismo.
La Campagna, che ha preso il via alla fine di marzo, ha raccolto decine di migliaia di firme in calce a un Manifesto che sottolinea come una società che si chiude sempre più in se stessa, che cede alla paura degli stranieri e delle differenze, è una società meno libera, meno democratica e senza futuro. Solo difendendo i diritti di chi ci sta accanto, chiunque esso sia, è possibile salvaguardare i diritti di tutti. Uniti da questa comune convinzione, i promotori hanno organizzato centinaia di iniziative di sensibilizzazione in tutta Italia.
Le oltre 80.000 firme raccolte verranno consegnate al Presidente della Repubblica in occasione dell’incontro di giovedì prossimo, durante il quale i promotori illustreranno le finalità e gli sviluppi futuri della Campagna.
Farà parte della delegazione Samuel Cirpaciu (Sami), il bambino di origine romene che vive nella comunità rom Il Dado, a Torino, e che donerà al Presidente la spilletta col fantasmino giallo, diventato il simbolo della Campagna.
A Giorgio Napolitano i promotori consegneranno anche una targa di rame realizzata dagli artigiani del Dado, un’esperienza modello di integrazione di una comunità straniera in una grande città come Torino.

8 commenti:

perplesso ha detto...

fine settembre, tg3, notizia che un gruppo di rom residenti in un campo ha aggredito e scacciato un gruppo di nuovi "abitanti" perchè non graditi e di etnia differente.
Ora misteriosamente di questa notizia non c'è + traccia.
Resta comunque un bell'esempio di accoglienza.
di seguito due link per cercare di vedere sia con gli occhi del "NEMICO" sia con quelli di chi si pone dubbi

http://www.leganordtorino.org/circoscrizione-6/interpellanze/condominio-atc-convivenza-impossibile-con-i-rom.html



http://bertola.eu/nearatree/?m=20090928

u velto ha detto...

ciao Perplesso, nelle situazioni di emarginazione e segregazione sono normali le guerre tra i poveri.
riguardo le notizie riportate:
- la prima è un classico, "è tutto colpa dei rom";
- la seconda è una bufala.
comunque il commento è ot.

xpisp ha detto...

in ot??? guarda un pò il titolo?
Apriti agli altri?
Quindi se le persone di periferia che si fanno il culo al lavoro per tirare avanti s'incazzano se trovano insediamenti abusivi, sporcizia e furti è un atto di razzismo, se un gruppo di rom insediati da tempo scaccia fisicamente altri che arrivano è scontro tra poveri?
A prescindere dal vostro razzismo rom=povero che spesso si dimostra una bufala(un povero non gira con macchina da 50-100 mila euro e siccome esistono anche questi rom ne io ne voi possiamo sapere a che categoria appartengono questi rom) mi chiedo perchè questa disparità di giudizi.

La bufala sarà tale ma erano interessanti sia i commenti che il modo con cui il tema è stato posto.
Poi dici tu che è una bufala, se il rom in questione lavora regolarmente e ha la moglie a carico non è poi così sbagliata la cifra indicata, semmai andrebbe detto che tale diritto vale per qualsiasi lavoratore.
Certo difficilmente un italiano riesce a pagare fitto e cibo per 7 persone con quei soldi.

xpisp ha detto...

Una precisazione, la paura non è dello straniero o del diverso, questo è ciò che si continua a spacciare per verità mentre invece è una colossale menzogna.
Certo i razisti esistono, ce ne sono pure tra i rom, ma le proteste, le lamentele sono con chi non segue le regole, con chi arriva clandestinamente e per forza va ad alimentare la malavita o il lavoro nero, con chi pretende servizi GRATIS.
Un esempio?, si parla tanto a sproposito della sanità, bene girate per gli ospedali e guardate se i clandestini non vengono curati.
La protesta di un'infermiera che ho sentito: "loro vengono qui, fanno tutte le cure che facciamo noi(stava parlando di donne clandestine in gravidanza) senza però pagare neppure il ticket, perchè questa disparità?"

Oppure sempre nella sanità, come mai , secondo i manifesti esposti dalla cgil, le infermiere dell'est europa costano meno e hanno requisiti d'ingresso inferiori?
Come mai oggi un'infermiera che viene assunta(italiana) deve essere laureata e una straniera no?
Questi quesiti li poneva la cgil non la lega!!!
Il problema rom è diverso, dopo tanti anni è difficile credere che ci sia da parte dei sinti/rom voglia di integrarsi, l'articolo che avete riportato voi di quella comunità che non vuole abitare in case di muratura ne sono un esempio!

franco ha detto...

Xp, conisci la differenza fra integrazione ed assimilazione? E dell'assimilazione conosci le differenze fra quella forzata e quella per libera scelta?

Temo di no.

xpisp ha detto...

No però conosco la differenza tra accettare e sopportare.
Conosco la differenza tra chiedere e pretendere.
conosco la differenza tra l'impegno e il menefreghismo.
Conosco la differenza tra chi ha voglia di riuscirci, e ci riesce, e chi vuole vivere in una società che non accetta(liberissimo) ma da cui pretende tutti i benefit.
Tu li conosci?

franco ha detto...

Sembra che io conosca sia gli uni sia gli altri.
Delle tue domande sembra che di alcune differenze tu non abbia ben chiaro il concetto da ciò che scrivi.
Sei proprio uno dei tanti che applica la legittimità differenziata. I rom e sinti hanno più doveri e meno diritti degli altri.
Pretende tutti i benefit? Credo che tu non conosca il problema. Credo che tu pretenda una assimilazione forzata di chi ha una cultura diversa.
Il mio invito stavolta non è informati, ma formati.....

ps le colpe o i meriti sono dei singoli non delle etnie. Chi è convinto delle colpe delle etnie cade nel razzismo.

rips:
le tue domande mi hanno fatto ricordare un personaggio di cui si parla molto in questi giorni ed alcuni suoi amici. Sembrano fatte su misura per lui.

xpisp ha detto...

1- Dimmi quando applico la legittimità differenziata.
2- Da quando rom e sinti hanno + doveri? Dove sono i meno diritti?
3- non pretendo un'assimilazione forzata, ma non mi sta bene che ci sia chi per scelta prende senza dare, per scelta perchè di etnie che negli ultimi 20 anni sono arrivate e si automantengono ce ne sono, solo un gruppo di sinti/rom restano in questa situazione da decenni.
La colpa non è etnica, infatti esistono rom e sinti che hanno scelto strade differenti, si sono laureati(incredibbbile, ma il razzismo?) si sono creati lavori indipendenti(nonostante il razzismo???) ecc.
Quelle persone sono la dimostrazione che per molti(non per tutti) la situazione è una scelta.
Quando vedo(e li vedo, vuoi le foto per la prox volta) campi occupati da gente con macchine e roulotte costosissime, non credo sia gente che ha bisogno del contributo della società...sbaglio?