In giugno avevamo dato notizie del terzo censimento che lo Stato italiano stava effettuando a Roma nei cosiddetti “campi nomadi” e ci chiedevamo quando ci sarebbe stato il prossimo. Oggi abbiamo la notizia. Da alcuni giorni è iniziato il quarto censimento e sorprendentemente chi lo sta effettuando è la Prefettura (Ministero dell’Interno), insieme alla Croce Rossa. I soggetti che avevano già censito le famiglie rom l’anno scorso.
Per adesso abbiamo notizia solo per il “campo nomadi” del Casilino 900 (vedi foto), quindi le famiglie che vivono nel Casilino 900 sono state censite e schedate da: Prefettura e Croce Rossa; Forze dell’Ordine e militari della Folgore; Polizia Municipale e Servizi sociali del Comune di Roma. Oggi di nuovo Prefettura e Croce Rossa.
Questa la cronaca del nuovo censimento:
“Ieri, durante la mia visita al campo con il fine principale di parlare con i rom del Kosovo e conoscerli meglio, ho notato che la Croce Rossa Italiana era lì, intenta a consegnare le schede per un primo censimento. “Modulo ricognizione nuclei familiari”, era scritto su tali documenti. Accompagnato, in questa mia avventura, dai miei amici Santo e Ehsan, ci siamo dovuti improvvisare mediatori per rispondere alle domande che le varie mamme preoccupate e gli uomini del posto ci rivolgevano, ignari di cosa fossero quelle carte che tenevano tra le mani. Accolti nel "giardino" di casa del signor Resat, il neo avvocato Santo ha riempito i moduli della famiglia Prekuplja, mentre io ed Ehsan, incantati dallo scenario che avevamo davanti ai nostri occhi, abbiamo scattato qualche foto e chiacchierato con i parenti di Resat ed i suoi vicini” (da I Rom: dal Kossovo al Casilino 900 - parte uno e parte due).
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