mercoledì 14 ottobre 2009

Schedature in Veneto, la Commissione europea ha chiesto spiegazioni al Governo italiano

Il commissario Jacques Barrot ha scritto oggi ai presidenti delle associazioni Sucar Drom, Nevo Drom e Sinti Italiani di Vicenza (membri della federazione Rom Sinti Insieme) per comunicare che la Commissione europea ha chiesto informazioni al Governo italiano circa l’operazione di censimento/schedatura dei Cittadini italiani, appartenenti alle minoranze sinte, residenti in Veneto.
Le associazioni avevano inviato un rapporto dettagliato sui fatti avvenuti il 5 marzo 2009. Alle sei di mattino, coordinati dalla Questura di Venezia, oltre 150 uomini della Polizia di Stato, appartenenti a tutte le Questure del Veneto, alla Polizia Scientifica, ai Reparti Prevenzione Crimine “Veneto” “Liguria”, “Piemonte” e “Lombardia”, hanno eseguito una censimento/schedatura di massa. Gli agenti si sono presentati in tutti gli insediamenti, privati e comunali, censendo e schedando tutte le persone in quanto “nomadi” / "giostrai" e in quasi tutti gli insediamenti fotosegnalando ogni individuo, dai 13 anni in su (vedi la video testimonianza su Vicenza).
Le associazioni hanno inviato un rapporto alla Commissione europea, completo di testimonianze video (Vicenza), audio (Montecchio Maggiore) e documentazione cartacea, denunciando le violazioni delle norme comunitarie in materia di diritti fondamentali e di protezione dei dati. Le associazioni hanno chiesto alla Commissione europea di censurare l’operato del Governo italiano e di adoperarsi per la distruzione di tutti i dati rilevati durante l’operazione effettuata dalla Polizia di Stato il 5 marzo 2009.

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