È in corso lo sgombero dell'ex-fabbrica Heineken di via dei Gordiani a Roma, occupata ieri da oltre un centinaio di rom dopo l'abbattimento del campo di via di Centocelle Casilino 700, nella periferia est della capitale. Le forze dell'ordine stanno identificando gli occupanti, quasi tutti romeni. Donne e bambini verranno portati in centri di accoglienza fuori dal raccordo. Gli uomini e i ragazzi con più di sedici anni sono in strada.
Lo hanno riferito gli attivisti di comitati e associazioni in via dei Gordiani in solidarietà con i rom. «Assieme a noi - hanno fatto sapere gli attivisti - ci sono anche insegnanti e genitori della scuola Iqbal Masih, che nella notte avevano portato coperte alle persone rifugiate nella fabbrica per ripararli dal freddo».
Nell'ex fabbrica si erano "rifugiate" più di cento persone tra quelle allontanate mercoledì dal Casilino 700. Dopo avere sostato per alcune ore a villa De Santis, infatti, forse 150 tra gli sfollati avevano trovato sistemazione proprio poco distante, in questo edificio abbandonato di via dei Gordiani, ex deposito della multinazionale olandese. All'interno erano stati approntati dei rifugi di emergenza con materassi, coperte e gruppi elettrogeni.
All'alba una task force composta da agenti di polizia, Esercito, vigili urbani, addetti della Protezione civile, del VII Municipio e del Gabinetto del sindaco e personale dell'Ama era intervenuta all'interno del parco di Centocelle. Obiettivo del blitz l'eliminazione delle baracche costruite nel cosiddetto "Canalone", zona per anni utilizzata come discarica abusiva. Alla fine erano state sgomberate oltre cinquecento persone.
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