
I quattro partigiani – come da me raccontato in un recente opuscolo “quattro su dieci”, Vampaedizioni – hanno combattuto valorosamente accanto ai nostri partigiani per la liberazione del nostro Paese.
Sono stati arrestati a Belvedere di Tezze mentre si erano ricongiunti momentaneamente alle loro famiglie, furono torturati e poi trasferiti al carcere circondariale di Piazza Castello a Padova da dove l’11 novembre furono prelevati insieme con altri sei, dal tenente Herke su ordine del generale Von Zantier, come risposta all’attentato partigiano e barbaramente fucilati al Ponte dei Marmi.
Vorrei far presente che non furono gli unici Sinti a combattere al fianco dei nostri partigiani, non dobbiamo dimenticare che anche Rubino Bonora – la cui figlia vive in Viale Cricoli e attende anch’essa di andare sulla sua microarea – fu comandante di una divisione nel Friuli. di Irene Rui
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