Il 29 ottobre al Teatro Rendano l’artista Bruno Morelli ha ricevuto a il Premio Carical per la Cultura Mediterranea istituito dalla Fondazione CARICAL. L’importante premio è stato assegnato a Bruno Morelli nell’ambito della sezione creatività. L’Istituto di Cultura Sinta si complimenta con Fondazione CARICAL per la scelta di premiare l’artista Bruno Morelli, appartenente alla minoranza dei Rom abruzzesi.
Il premio per volere del suo presidente Mario Bozzo con gli obiettivi di valorizzare, divulgare e mettere a confronto le tante anime di popolazioni e stati che si affacciano al mare nostrum.
Questo premio culturale è un unicum nel suo genere ed è stato fortemente voluto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania per porre l'accento sulle radici comuni che costituiscono un patrimonio inestimabile su cui costruire un dialogo vero, un confronto autentico e un rispetto profondo per somiglianze e differenze. Proprio da Cosenza, dalla Calabria, area di confine d'Italia e ombelico del Mediterraneo, prende il via, con determinazione, questa sfida.
A dettare l'evoluzione delle civiltà, due tendenze si sono sempre contrapposte: la volontà di conservazione di tradizioni, usi e costumi e le esigenze di sviluppo commerciale, innovazione, scambio, creazione di ricchezza, il loro fronteggiarsi comporta relazioni e assimilazioni di alcuni popoli ad altre aree del nostro globo. Se queste due leve son vecchie come il mondo, a cambiare sostanzialmente oggi il contesto generale sono intervenuti due fattori: i nuovi mezzi di trasporto e i nuovi mezzi di informazione.
Il professor Mario Bozzo ha motivato in questo modo l’assegnazione del premio a Bruno Morelli:
Bruno Morelli, studioso ed artista, appartiene al mondo dei Rom, di cui conosce bene la storia millenaria e la tormentata vicenda esistenziale: tormentata da pregiudizi persistenti e da diffuse diffidenze razziste, ma vissuta con l'animo forte e fiero chi resta tenacemente legato alla sua scomoda identità.
E come artista, che nella sua feconda attività creativa si muove con disinvolta padronanza nel regno di tutte le grandi espressioni visive, dalla pittura alla scultura, all'architettura e al mosaico, e ne ricerca la sintesi sul piano linguistico e tecnico, Morelli sa essere interprete efficace di questa identità romanì.
La quale, soprattutto nelle sue tele, rivive nella eloquenza di alcune ricorrenti presenze - il vento, gli alberi, il cavallo, i pesci, la strada-simboli tutti dell'animo libertario del popolo gitano, e si esprime nel sapiente accostamento dei colori forti dell'oro e del rame, il giallo e l'arancione, che rievocano l'Oriente, lontana terra d'origine, e richiamano il sole compagno fidato e guida sicura di un interminabile viaggio senza meta.
A lui il premio della Sezione Creatività: un riconoscimento che, in perfetta coerenza con l'iniziativa della Fondazione Carical, volta a favorire la dialogante convivenza delle diverse culture mediterranee, vuole anche essere un forte segnale di apertura alle divesità e alle minoranze etniche, nonché, in questo momento particolarmente difficile, un messaggio di solidale vicinanza alla generosa gente d'Abruzzo, dove Morelli vive e opera.
Nessun commento:
Posta un commento