In occasione del settantunesimo anniversario della promulgazione delle leggi antiebraiche e razziali, mercoledì 16 dicembre alle 11.00, presso la Sala del Mappamondo, si terrà il convegno "L'internamento dei Rom e dei Sinti in Italia dal '40 al '43".
La Camera dei Deputati e il suo Presidente, Gianfranco Fini, hanno deciso quest’anno di porre l’attenzione alla persecuzione su base razziale subita dalle popolazioni sinte e rom in Italia, durante il fascismo.
L’anno scorso la commemorazione aveva accesso tante polemiche per il discorso del Presidente Fini. In quell’occasione il Presidente fece un discorso intenso, affermando che il fascismo rivelò la sua anima razzista prima delle leggi razziali, ma la Chiesa non fece abbastanza per opporsi a “quell'infamia”. Fare i conti con “l'infamia storica” delle leggi razziali per Fini significa “avere il coraggio di perlustrare gli angoli bui dell'anima italiana, sforzarsi di analizzare le cause che la resero possibile, in un Paese profondamente cattolico e tradizionalmente ricco di sentimenti di umanità e solidarietà”.
Tra le cause delle leggi razziali, aveva ricordato il presidente della Camera, “c'è l'anima razzista che il fascismo rivelò nel 1938, ma già presente nell'esasperazione nazionalistica che caratterizzava il regime e la politica coloniale”. E alla base della “mancata reazione della popolazione”, aveva continuato il Presidente, ci furono altri elementi, come “la propensione al conformismo” o la “possibile condivisione della popolazione, negata ma presente, dei pregiudizi e delle teorie antiebraiche, una vocazione all'indifferenza più o meno diffusa”. Dunque, “denunciare l'inequivocabile responsabilità politica e ideologica del fascismo non deve portare a riproporre lo stereotipo autoassolutorio e consolatorio degli 'italiani brava gente'”.
Le polemiche furono innumerevoli, soprattutto da parte del mondo cattolico. Il vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi (Pdl), aveva ribattuto al presidente Fini: “La Chiesa ha sempre con forza contrastato le leggi razziali, cercando di aiutare gli ebrei perseguitati anche a rischio della vita di numerosi sacerdoti, suore e laici. Questi sono i fatti, lo testimoniano le pagine dalla storia”.
Domani mattina sarà proprio il Vice presidente, Maurizio Lupi, aprirà i lavori alla Camera dei Deputati. Seguiranno gli interventi di: Nazzareno Guarnieri (Presidente della Federazione Romanì), Radames Gabrielli (Presidente della Federazione Rom e Sinti Insieme), Luca Bravi (Professore presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Firenze). Durante la commemorazione, sono inoltre previste, una testimonianza di Malena Halilovic, giovane ragazza rom, la proiezione di un video e la lettura della poesia "Deportazione", del poeta sinto Vittorio Mayer Pasquale.
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