sabato 30 gennaio 2010

Guidizzolo (MN), strumentalizzazioni e xenofobia

La questione “Sinti a Birbesi” è deflagrata in maniera violenta in questi giorni nel peggior modo. Qualcuno sia nel cento-destra che nel cento-sinistra ha voluto strumentalizzare in chiave elettorale la volontà di persone serie e per bene, le famiglie sinte, che vogliono con tutte le loro forze uscire dalle logiche segreganti e ghettizzanti del “campo nomadi”. E lo fanno nella legalità tanto promossa nelle parole, ma come è evidente non nei fatti, da molti politici anche nostrani. A partire dagli esponenti della Lega Nord.
Quattro famiglie di Cittadini italiani, formate da sette adulti e nove bambini (una famiglia è di un solo componente), acquistano con un mutuo ventennale un terreno edificabile a Birbesi con l’aiuto del Comune di Brescia e della società Brixia. In un percorso che vede coinvolte circa trenta famiglie che andranno a vivere in altri Comuni che non sono Guidizzolo e che non saranno di certo tutti nella Provincia di Mantova. Anche le altre famiglie compreranno un terreno per andarci a vivere e non certo per fare “campi nomadi” da dove vogliono uscire.
Sottolineiamo che questo percorso è stato iniziato autonomamente dalle famiglie sinte, a partire dagli Anni Ottanta e che vede oggi coinvolti circa una ventina di Comuni mantovani. E in nessuno di questi Comuni, anche confinanti con Guidizzolo, si sono creati “campi nomadi”. Cose risapute da tutti i politici mantovani, compreso il Sindaco di Guidizzolo con cui in questi anni abbaino parlato più e più volte e quindi con i sottoscritti non si usino certi argomenti.

Certo i residenti a Birbesi sono allarmati ma lo saremmo anche noi se i politici nazionali e locali che abbiamo votato, per tre anni ci avessero bombardato dai giornali e dalle televisioni, dicendoci che i “nomadi” sono brutti, cattivi e pericolosi.
La realtà è ben diversa, come conoscono tanti Sindaci mantovani che invitiamo ad intervenire sulla stampa. Ma certo non sarà abbastanza per i residenti di Birbesi leggere queste nostre parole o leggere le parole di altri che non conoscono. Per questo abbiamo proposto al Sindaco di Guidizzolo di organizzare un incontro tra le quattro famiglie sinte, i sottoscritti e i residenti di Birbesi. Perché queste persone che vogliono vivere a Birbesi hanno sogni, aspirazioni, valori eguali a quelli delle persone che già vivono a Bibesi. Persone che tutti i giorni vanno a lavorare come qualsiasi altra persona di Birbesi. Persone che la domenica vanno in chiesa a pregare Gesù Cristo come qualsiasi altra persona di Birbesi. Anzi, uno dei componenti sta diventando ministro di culto per la chiesa evangelica, un sacerdote (tanto per intenderci).
Ma se capiamo i residenti di Birbesi non possiamo capire i tanti politici sia di centro-destra che di centro-sinistra che sono intervenuti in questi giorni. Tutti a buttare benzina sul fuoco e tutti pronti a strumentalizzare la vicenda a fini elettorali. Uno schifo! E siamo arrabbiati per certe dichiarazioni inaccettabili e forse penalmente perseguibili che qualche politico locale ha fatto. Guidizzolo e la nostra provincia non sono l’Alabama razzista del Kuk Kulux Klan che abbiamo visto nei film sui diritti civili dei neri americani e non lo diventeranno.
Perché, al contrario, chi ci perderà saranno solo le famiglie sinte e le famiglie di Birbesi. Le prime perché ancora una volta dovranno abbassare la testa di fronte ad una falsa legalità costruita per farle soffrire e le seconde perché saranno tacciate per i prossimi anni come razziste.
Basta poco per distruggere, costruire è difficile ma non impossibile. Invitiamo quindi il Sindaco di Guidizzolo ad organizzare al più presto l’incontro di conoscenza tra le famiglie, perché siamo sicuri che dopo essersi conosciuti, paure e diffidenze (reciproche) scompariranno. di Carlo Berini e Yuri Del Bar, associazione Sucar Drom

12 commenti:

Anonimo ha detto...

io sono una cittadina di birbesi, leggo con stupore questo articolo perchè, travolta dalle notizie, non avevo capito l'intento di queste famiglie. Se veramente il loro desiderio è quello di venire a vivere qui, costruendo una casa, rispettando le norme e le leggi come tutti noi, io non ho assolutamente nulla in contrario. E se il sindaco organizzerà questo incontro farò in modo di andarci e di portare la mia famiglia.

snowdog ha detto...

Ho letto su Mahalla (l'ottimo sito dell'amico Fabrizio) l'articolo della Gazzetta di Mantova e lo stesso conenuto (ovvero che sia stato il solo comune di Brescia a comperare il terreno) e' stato ripetuto pari pari dal TG3 Lombardia delle 19,30 di oggi.
Un bel minuto di dichiarazioni del sindaco leghista di Guidizzolo, trenta secondi per i locali di Birbesi, dieci secondi per un sinto italiano che si trasferira' li'. Questa e' l'informazione in italia (scritto minuscolo per punizione).

Burn rom BURN ha detto...

Cari carissimi vi aspettiamo a braccia aperte... e torce accese!
Speriamo nell'autocombustione...viva il popolo!

Anonimo ha detto...

accendano pure le torce, dopo gli animi, i leghistoidi del mantovano.
pagheranno alla legge il prezzo della loro imbecillità, dato che - grazie al cielo - in italia esistono norme ben precise che sanzionano (economicamente e con la reclusione) chi si macchia di atti di razzismo o istigazione allo stesso.
i precedenti ci sono tutti, ora non resta che raccogliere i nomi e denunciare.
auguri.

Anonimo ha detto...

Cara persona che scrive bene e razzola male ospita beste bravissime e indispensabile persone a casa tua! Perchè non lo fai?!?! Visto che ci tieni tanto portali a casa tua e ospitali! Come?!?! Ah ecco...insultare quelli che non li vogliono fai presto ma poi a casa tua non li vuoi neanche te!
Prendi queste persone che OBBLIGANO i matrimoni a bambine di 13 anni! Eh sì sono proprio persone da accogliere!

Anonimo ha detto...

A differenza di lei, io non considero la città in cui vivo come un forte da presidiare e difendere dall'invasore.
Ho sempre vissuto in posti in cui c'erano cosiddetti "campi nomadi" o, in casi più fortunati (per chi ci abita) terreni privati come quello in cui si installeranno le famiglia sinte a Birbesi.
A me, la cosa non ha mai creato traumi.
Se a qualcuno li crea, il problema non è delle famiglie sinte, ma degli altri.
Di quelli che sono spaventati da una quindicina di persone (quin-di-ci, non 100mila!), di cui la metà sono bambini; di quelli che non aspettano nemmeno di vederla in faccia, questa gente, prima di emettere sentenze; di quegli "italiani brava gente" che ci mettono un secondo a rovesciare tutta la loro frustrazione, tutte le loro paure e il loro odio sui primi capri espiatori che capitano loro a tiro; di quelli che non si prendono neanche la briga di informarsi, perchè si accontentano dei due luoghi comuni che hanno sentito al bar.
Secondo me, è più salutare fare lo sforzo e mettersi il cuore in pace, una volta per tutte; perchè - per fortuna (di chi la pensa come me) o per sfortuna (di chi la pensa come lei) - l'interazione non è evitabile.
Dimenatevi pure, vi dimenate invano. Prima lo capite, prima state bene (e fate stare meglio il mondo intorno).
:)

Anonimo ha detto...

Cara persona non avevo dubbi della sua risposta; questa, per lei, è solo una questione politica non reale. "Dire e fare tutto ciò che va contro l'attuale potere" è il motto! Secondo lei che beneficio possono portare queste persone? Come si possono permettere bmw e mercedes senza lavorare? Sono solo 15 famiglie...benissimo! Visto che è così aperto alle persone le ripeto: LI OSPITI DENTRO LA SUA CASA! Troppo comodo dire "ho vissuto in posti in cui c'erano i campi nomadi"! Visto che, purtroppo, di gente che la pensa come lei ce ne sono tanti PORTATELI DENTRO LE VOSTRE CASE! Insieme fate la forza così quei "poveretti" non saranno più costretti a stare nei campi! Perchè non lo fate così evitiamo problemi da entrambe le parti e fate anche un figurone?!? Tanto la maggioranza sono solo bambini...

Anonimo ha detto...

Deve scusarmi, non avevo capito che le 15 persone (non 15 famiglie) di etnia sinta sarebbero venute a vivere nel suo salotto.
Visto che evidentemente le cose stanno così - altrimenti non sarebbe tanto feroce nel difendere "casa sua" - mi correggo: nemmeno io vorrei 15 persone (sinte o non sinte, bambini o adulti) nel mio salotto.

Anonimo ha detto...

Sono arrabbiato, offeso, allibito e imbarazzato per tutto il gran cianciare che si sta facendo intorno al caso di Birbesi. Sono spaventato e inorridito dalla dose di protervia, veemenza e ignoranza che alcuni cittadini hanno scatenato nei confronti di una situazione che dimostrano di non conoscere e che vilmente (come solo sembrano saper fare) strumentalizzano per sdoganare timori cui non sanno dare un nome e ataviche paure. Tutto diventa confuso e insensato. La cattiveria a briglie sciolte si rinforza nell'appartenenza ad un clan di analfabeti che confondono e immiseriscono gli slanci vitali e l'ideologia con la violenza scellerata dei gesti e delle parole, confondono l'essere uomini e donne di questo mondo con l'essere riflesso evanescente di qualche rambetto televisivo mai in fondo elaborato attraverso il pensiero e l'ironia. Che poca cosa, che bassi propositi, che pochezza di idee. La politica? Il diritto? Ma basta! Suvvia tutto questo è ridicolo, volete veramente avere dignità e rispetto, volete rappresentare qualche cosa nella memoria di chi vi seguirà e di chi dovrà prendervi ad esempio? siate capaci di avere il coraggio di pensare. Tornate ad approfondire e meditare sui concetti che fino a qualche decennio fa vi sembravano sostanziali, delimitavano i confini della vostra essenza: dignità, rispetto, idea... Questi, come tanti altri che continuate a sbandierare ormai vuoti di significato. Riprendete coraggio delle vostre azioni e capite una volta per tutte che non potete farlo senza amore e senza poesia. Non c'è modo al di fuori di questo, non c'è politica, non esiste la realtà e non esiste il diritto senza questi profondi presupposti. Dovete tutti, rappresentanti politici e uomini comuni, recuperare un senso vero delle cose, profondo, che appartenga all'uomo e non sia solo immagine impoverita di esso.
Sono profondamente deluso e affranto dalla meschinità di chi riduce tutto al politico; di chi basa le sue poche e pallide riflessioni da lobotomizzato televisivo, sui pregiudizi più banali ed elementari, goffamente camuffando la sua vigliaccheria (nemmeno più capace di essere oscenamente spudorata) in ciò che nel suo minimo orizzonte di valori e ideali è la verità, "avere i sinti in casa propria", " se li porti lei nel suo soggiorno", "aspettiamoli con il lancia fiamme". Che orizzonte desolante, che panorama di paure e vigliaccheria. Anni di scuola di potere e gli astuti persuasori occulti della televisione hanno insegnato questo a questa gente: il giudizio prima della comprensione, le torce prima del confronto, il pugno alzato ben più facile dello sguardo dritto negli occhi, l'odio che per non saper dire maledice e insulta, vilipende e distorce, violenta e assassina, la paura che istiga all'odio piuttosto che al confronto e all'interazione.
Badate bene "interazione" non "integrazione" che è roba da campagne di consenso e per nulla pertinente all'uomo.

(continua)

Anonimo ha detto...

Guardatevi dentro con onestà una volta per tutte e guardate a viso aperto chi, a priori, giudicate come nemico senza ragione, chi additate perchè secondo voi viaggia su auto troppo di lusso o sposa fanciulle troppo giovani, chi ai vostri occhi non è decente. Guardatelo fisso negli occhi voi che avete prostituito le vostre donne e le vostre figlie, voi che miseramente pagate mille rate per auto volgari e vite meschine, voi che avete rubato a chi vi era più vicino e vivete nel rancore e nella paura, voi che schiavizzate i vostri figli nell'educazione del talamo incantato dell'omofobia, nelle idee ipocrite e surreali che esistano popoli e etnie "puri", guardate e drizzate la testa che se solo per un istante avrete senso di cosa siano l'amore e la dignità a qualche cosa sarà valsa la vostra vita.
Io so che chi non si sentirà parte di queste colpe, chi non avrà il sospetto di essere connivente con questa logica, sarà, per forza di cose, parte di coloro che sono d'accordo con me. Su Birbesi, su Rosarno e su tutti quei luoghi geografici e del cuore che vedono prevaricare l'odio e il razzismo sul dialogo e sul rispetto reciproco.
Gli acuti e gli intelligenti (ma mai i furbi) mi perdonino il tono umorale e impetuoso ma sono veramente arrabbiato e più ancora sfinito.

Stefano

Anonimo ha detto...

Vicino a casa mia si sta trasferendo una dozzina di lanzichenecchi, prevalentemente bambini. La notizia del loro trasloco è stata data dal giornale locale da radiopadania. Io sono scandalizzato che 14 visigoti (che notoriamente sono dediti ai saccheggi e indossano pelli di montone) possano trasferirsi così vicino a casa mia, se li tenesse a casa Carlo V!

xpisp ha detto...

Di questa cosa alcune cose non mi convincono.
- Non capisco come un comune e un prefetto possano accordarsi per "sistemare" delle famiglie Sinte in un comune senza interpellarlo.
- Non capisco come mai il sindaco che subirebbe un ingresso concordato(se così è stato) se ne lamenti a posteriori
- Non comprendo quale sia il problema una volta che le persone che occuperanno il terreno di proprietà ottempereranno alle norme vigenti per risiedervi come qualsiasi altro cittadino.

Questa è la dimostrazione che ogni volta che si hanno dei risultati positivi si devono esporre a tutti.
Non serve solo evidenziare i casi di presunta ingiustizia, bisogna portare sempre + all'evidenza il fatto che esistono si sinti/rom che rubano/sfruttano/ecc ma sono una minoranza.
Purtroppo fare come l'anonimo che risponde con disponibilità all'accoglienza relegando a "favole" le parole dell'arrabbiato è sbagliato.
Che esistano gruppi di sinti/rom che misteriosamente hanno proprietà che stonano con la vita esposta è realtà, ma è altrettanto realtà che tali casi esistono in tutte le società, anche la nostra!