Vicenza ha un nuovo Prefetto e già si parte male. In alcune interviste Michelangelo Fallica (in foto) ha dichiarato che la “questione rom” sarà tratta con delle riunioni con le Forze dell’Ordine. E ha aggiunto: “La presenza di rom spesso crea più allarmismo e disagio tra i cittadini”.
Pubblichiamo di seguito la lettera inviata al nuovo Prefetto da Irene Rui
Gentilissimo Prefetto Fallica, lei afferma – ponendo l’accento sull’emergenza "nomadi" - in un’intervista apparsa sui quotidiani locali, che “La presenza di rom spesso crea più allarmismo e disagio tra i cittadini”.
Non so cosa intendesse dire, ma un disaggio, in effetti, io l’ho avuto lo scorso sabato, quando stavo colloquiando con un’amica in Corso Palladio e si è fermata una pattuglia di carabinieri a chiederci cosa stava accadendo. Dimenticavo di dire che la mia amica è una Rom, stanziale non nomade.
Ci ha dato veramente fastidio e ci è sembrato che non sia possibile in città neppure colloquiare tra amiche; se non bastasse ciò il carabiniere ha intimato alla mia amica di non disturbarmi, non so che disturbo mi potesse recare.
Probabilmente il disaggio che i cittadini di Vicenza hanno, non è dovuto certo alla presenza di questi concittadini, ma alla presenza di una militarizzazione cittadina e al fatto che non è stata rispettata la decisione democratica del No alla nuova Base Africom al Dal Molin.
Ci sentiamo veramente soffocare da questa mole di militari che vanno in giro per la nostra città. Questa non mi sembra sicurezza o forse è la vostra sicurezza ma non la nostra.
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