Quattro, forse cinque molotov hanno distrutto panchine, recinzioni, alberi e cespugli di una grande aiuola di via Dei Boldù, proprio davanti all'abitazione del sindaco Luigi Dalla Via.
È accaduto l'altra notte. L'allarme è stato dato da una figlia del primo cittadino poco dopo le 2. Anche i vicini hanno sentito lo scoppio e visto le fiamme levarsi, domate in pochi minuti dai vigili del fuoco di Schio. I danni non si sono limitati alle attrezzature comunali ma hanno intaccato gli impianti sportivi della parrocchia di Ss. Trinità.
Sul posto sono stati trovati cinque colli di bottiglia. Un gesto inconsulto e non rivendicato, almeno sino a ieri sera, ma che è seguito ad un episodio su cui i carabinieri della stazione di Schio stanno già indagando e su cui pende una denuncia per istigazione all'odio razziale.
Un esponente del consiglio di quartiere Poleo - Stadio, Stefano Ave, ha nel fine settimana aperto un profilo su Facebook dal titolo "Noi di Poleo gli zingari non li vogliamo", cui si sono iscritti una sessantina di internauti, lasciando commenti di vario genere, tutti contro il futuro insediamento al rustico Pettinà di una famiglia sinti, nel contesto di un progetto comunale di integrazione sociale.
In verità Aver, che abita al Caile, vicino al rustico Pettinà e nelle recenti elezioni di quartiere ha raccolto 145 voti, al terzo posto dopo il presidente Alcide Pettinà la vicepresidente Augusta Golo, nelle premesse non è andato oltre la dialettica di chi si schiera pro o contro, come nel suo caso, ad una questione sociale.
A spingere sull'acceleratore sono stati altri visitatori, uno dei quali ha inserito la foto di un'accetta lorda di sangue, fra cui un certo "Dado Lieno" che, dopo aver invitato a vendere ai cinesi gli organi dei minorenni (intendendo gli zingari), segnala alcune cose da "non fare", fra cui un metodo efficace per costruire una bottiglia incendiaria: «Ricordetevi inoltre di non mettere mai del polistirolo all'interno delle bottiglie molotov riempite di benzina; il polistirolo farebbe della benzina un amalgama molto difficile da spegnere».
Un invito a non realizzare una molotov, legato alla protesta contro i sinti al Caile, che è stato tolto dalla discussione su Internet già nella prima mattinata di ieri. Poi, verso le 11, è sparito tutto il profilo di Aver. Però non era sfuggito a molti scledensi, fra cui alcuni rappresentanti del Pd locale che hanno provveduto a salvare la parte incriminata e ad inoltre, nel pomeriggio di ieri, una denuncia per istigazione all'odio razziale, firmata dal neosegretario Alessandro Pozzan. Intanto i carabinieri stanno seguendo anche questa pista per scovare gli autori dell'attentato a Ss. Trinità. di Mauro Sartori
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