La lotta alla discriminazione delle popolazioni rom e sinte: il contesto europeo. Oggi, nel contesto della crisi economica globale, i sistemi regionali e locali faticano a trovare risorse da investire in politiche di inclusione, mentre la coesione sociale è sempre più minacciata dal razzismo. La discriminazione contro i Rom, in particolare, persiste in molti Stati membri, mentre le condizioni socio-economiche e di salute dei Rom sono generalmente peggiori di quelle di altri gruppi etnici.
Negli ultimi anni, l’inclusione e integrazione dei Rom e di altre minoranze nelle politiche locali, nazionali ed europee sono state oggetto di molti dibattiti e azioni. L’iniziativa della “Roma Decade 2005-2015” è uno degli esempi di come la questione dei diritti e della partecipazione siano sempre più centrali nel dibattito internazionale. Inoltre, il documento di lavoro della Commissione europea “Strumenti comunitari e politiche per l’inclusione dei Rom, Com (2008) 420” sottolinea l’impegno per combattere le discriminazioni contro i Rom e il razzismo e fornisce un quadro globale d’azione e dei potenziali strumenti, disponibili a livello comunitario e territoriale. Nonostante questi sforzi e alcuni miglioramenti nella vita delle minoranze, molti problemi persistono, il principale dei quali è rappresentato dal fatto che i popoli Rom sono vittime di razzismo e le loro prospettive e diritti non sono integrati nei processi decisionali locali.
In questo contesto, la capacità dei sistemi locali di ottenere più dati, di sensibilizzare i cittadini, di fornire servizi (come l’accesso all’alloggio, all’istruzione, ai servizi sanitari, al lavoro) e di attuare misure per affrontare la povertà, diventa fondamentale per la lotta contro il razzismo e per rafforzare la coesione economica e sociale, oltre che per valorizzare i diritti e la cultura dei Rom come una risorsa per la società.
Utilizzando il metodo di coordinamento aperto e un approccio transnazionale, +RESPECT si concentra sulla priorità europea della lotta contro il razzismo e la xenofobia, con azioni specifiche che si riferiscono anche ad un’altra priorità europea: sviluppare e rafforzare la partecipazione attiva alla vita democratica dell’Unione. La lotta contro la discriminazione dei Rom parte dal livello territoriale e anche la partecipazione alla vita democratica deve necessariamente partire dai livelli locali-regionali. La natura innovativa di +RESPECT consiste nel suo approccio concreto e sinergico orientato alla governance multilivello, dove ogni cittadino diventa l’agente del cambiamento, partecipando attivamente allo svolgimento delle azioni. Combattere il razzismo e la discriminazione verso i Rom, favorendo l’accesso ai diritti e alla cittadinanza, è una responsabilità che spetta agli attori locali. +RESPECT mira a rafforzare la conoscenza, il dialogo interculturale e la sensibilizzazione della società civile e degli esperti che si occupano del tema a livello locale, ma anche a fornire un contributo importante alle politiche e ai dibattiti nazionali ed europei sul tema.
Il progetto e le sfide da affrontare. Le parti interessate che operano nel settore, e le popolazioni Rom che vivono nelle città e nelle regioni interessate dal progetto, sono fortemente colpite da una serie di problemi e difficoltà che +RESPECT mira ad affrontare, e cioè:
- Una conoscenza di base insufficiente e una scarsità di dati attendibili sulle popolazioni Rom che non consentono azioni più efficaci contro la discriminazione e, in generale, l’elaborazione di politiche di inclusione efficaci. Mentre il legame tra la discriminazione, cifre e statistiche è stato utilizzato con successo per combattere le discriminazioni basate sul genere, l’insufficienza di indicatori comuni e di strumenti di monitoraggio per i Rom e la scarsa conoscenza delle buone pratiche fra gli enti locali (ma anche a livello UE) continuano ad ostacolare la possibilità di utilizzare dati di monitoraggio affidabili per la lotta contro la discriminazione dei Rom, e ciò è tanto più grave oggi, alla luce della recessione economica.
- Inadeguatezza dei servizi e della comunicazione da parte dei pubblici ufficiali, scarsa partecipazione delle popolazioni Rom ai processi democratici e la mancanza di coordinamento. Spesso gli ufficiali/dipendenti pubblici non hanno le qualifiche / competenze necessarie per gestire i problemi dei Rom e vi è una bassa (o addirittura nulla) rappresentazione dei Rom e uno scarso coordinamento tra i soggetti interessati soprattutto a livello locale, dove i servizi e l’interazione hanno luogo.
- Una persistente percezione negativa generale (stereotipi) e una comunicazione distorta da parte dei media sui Rom, causata da un’insufficiente interazione con i Rom, che risulta in una scarsa concezione comune dei diritti universali (soprattutto verso i gruppi più vulnerabili, come donne e bambini), causata anche dall’inclinazione dei media a concentrarsi solo sul sensazionalismo (problema etico) e non su fatti o informazioni complete per quanto riguarda i Rom (questione deontologica/professionale).
- La scarsità di iniziative che riguardano l’istruzione e di azioni informative che incoraggino il dialogo interculturale ed indirizzate a target specifici di cittadini come gli studenti, a causa della carenza di efficaci programmi multiculturali di studio nelle scuole.
Alla base del progetto +RESPECT vi è l’idea che l’efficacia delle politiche contro la discriminazione dipenda soprattutto dalla capacità di promuovere azioni integrate e decise insieme da un insieme eterogeneo di soggetti interessati e di cittadini che agiscono a diversi livelli, con ruoli diversi e in sistemi diversi.
Obiettivi. La strategia di +RESPECT consiste nell’affrontare la questione del razzismo anti-Rom attraverso un approccio integrato, olistico e multilivello al problema, nella sua dimensione locale e regionale, ponendosi i seguenti obiettivi:
- Migliorare e condividere la conoscenza di dati qualitativi relativi alla realtà Rom per favorire la lotta contro la discriminazione per mezzo di politiche efficaci
- Migliorare la capacità delle autorità locali di relazionarsi con le realtà Rom e di fornir loro servizi, coordinare gli attori locali e aumentare la partecipazione dei Rom ai processi democratici
- Diminuire la percezione pubblica negativa e contribuire a migliorare la qualità della comunicazione sui Rom aumentando le opportunità di interazione e di reciproca comprensione
- Progettare e realizzare programmi educativi e azioni di informazione per promuovere gli scambi interculturali e creare occasioni pubbliche per migliorare la conoscenza reciproca, compresa la conoscenza della cultura Rom in quanto parte del patrimonio locale.
- I destinatari del progetto sono i comuni e altri funzionari civili locali, le ONG che lavorano con i Rom, rappresentanze/associazioni di Rom, studenti ed educatori, giornalisti e professionisti dei media. I beneficiari diretti sono i Rom che vivono nei territori coinvolti (circa 80.000) e i beneficiari indiretti sono i cittadini che vivono nei territori coinvolti e in altri territori.
Attività. Il progetto si sviluppa attraverso azioni sinergiche, alcune collegate fra loro in termini di alimentazione, coordinamento e confronto dei contenuti, ed altre che procedono in modo parallelo verso i diversi target delle azioni e delle attività di sensibilizzazione. Nel complesso, il progetto si articola in tre fasi principali:
1) una fase iniziale in cui sono state preparate tutte le valutazioni, lo sviluppo congiunto degli strumenti e delle attività per la fase principale;
2) fase principale in cui tutti i lavori preparatori sono testati, utilizzati e diffusi;
3) fase finale in vista della chiusura del progetto che consisterà principalmente di attività e strategie di sostenibilità.
Le principali attività sono classificate e portate avanti nell’ambito dei seguenti filoni:
- Osservatorio delle popolazioni Rom – conoscenza di base di qualità per sviluppare politiche e azioni contro la discriminazione dei Rom (analisi di dati e indicatori qualitativi, analisi e raccolta di buone pratiche)
- Partecipazione dei Rom nei processi democratici pubblici (gruppi di lavoro partecipativo nei Comuni, sessioni di formazione per funzionari e professionisti, sessioni informative “conosci la tua legge e i tuoi diritti” rivolte a gruppi Rom)
- Comunicazione e diffusione, campagna di informazione e sensibilizzazione contro la discriminazione dei Rom (campagna di informazione e di sensibilizzazione nelle scuole, lotta alla discriminazione da parte dei media, tour europeo dell’installazione multimediale “a-Roma”)
Maggiori dettagli riguardanti le attività in corso del progetto si possono trovare nel sito: http://www.morespect.eu/
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