Il Consiglio d'Europa intende realizzare nel mese di febbraio prossimo un Programma di formazione europeo aperto esclusivamente a mediatori interculturali rom e sinti operanti in Enti Pubblici e realtà del privato-sociale. Il Programma è parte della strategia di attuazione della Dichiarazione di Strasburgo adottata il 20 ottobre 2010 dai Governi degli Stati membri.
Contemporaneamente, il Consiglio d'Europa sta predisponendo un database dei mediatori Rom e Sinti operanti in Enti Pubblici e realtà del privato-sociale.
Il "Training Programme for Roma Mediators" è rivolto in particolare a mediatori operanti nel campo del lavoro e dell'inclusione sociale e ha l'obiettivo di migliorare la qualità e l'efficacia del lavoro da loro svolto, mediante competenze, strumenti e approcci metodologici innovativi.
Il programma è aperto a 20 mediatori, che dovranno far pervenire la loro adesione entro il giorno 30 gennaio 2011 al massimo, ai seguenti indirizzi e-mail: p.vulpiani@governo.it e per conoscenza segreteriaunar@palazzochigi.it. In linea di massima, il Consiglio d'Europa intende garantire la partecipazione di almeno 2 mediatori operanti nei Comuni di Roma, Torino, Bari e Milano, città che hanno segnalato il loro interesse a tale programma.
Si darà priorità di iscrizione a mediatori che hanno uno stabile contratto di lavoro con enti pubblici, comuni o istituzioni private, associazioni e progetti specifici.
Relativamente invece al Database dei mediatori operanti sul territorio nazionale, si chiede sempre entro la data del 30 gennaio 2011, di far pervenire agli indirizzi menzionati, ove possibile, un elenco di tutti coloro che operano in attività di intermediazione tra comunità rom e sinte e pubblica amministrazione. L'elenco permetterà la costituzione di un database a valenza europea, che sarà direttamente curato dall'Ufficio del Rappresentante Speciale del Segretario Generale per la problematica Rom del Consiglio d'Europa Mr. Jeroen Schokkenbroek.
Al momento purtroppo non abbiamo ulteriori elementi da fornire. Non sappiamo quando e dove avverrà il corso né le sue modalità, perché si tratta di una iniziativa pensata dal Consiglio d'Europa, in accordo con gli altri Stati membri e con il nostro ministero degli Esteri e in corso di organizzazione.
E’ un'occasione importante anche se rivolta solo a 20 mediatori rom e sinti, per cui sarebbe utile avere il riferimento di persone che già operano all'interno dei servizi, presso le istituzioni locali o nazionali o, in seconda battuta, in progetti strutturati e di associazioni.
Delle persone segnalate occorre avere: Città in cui opera, cognome e nome, struttura di riferimento presso cui lavora, indirizzo, telefono e e-mail.
Per quanto riguarda il database rivolto a tutti i mediatori rom e sinti che operano tra amministrazioni e comunità, sarà invece utile avere un elenco esaustivo di contatti da fornire loro in tutte le regioni d’Italia che diventi un punto di riferimento per le amministrazioni. Infatti presso il Consiglio d'Europa istituzioni ed enti locali degli Stati Membri potranno attingere a figure professionali riconosciute da una organizzazione internazionale, sia in un’ottica di lavoro interno che in una prospettiva di collaborazione a reti internazionali.
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