E' firmato dalle maggiori realtà non profit che seguono da anni le sorti delle comunità rom e sinte. Ecco il comunicato di presentazione
Negli ultimi due anni a Milano sono stati effettuati oltre 360 sgomberi di campi abitati da Rom e Sinti che hanno coinvolto alcune centinaia di nuclei familiari presenti da tempo sul territorio cittadino.
In questi anni gli sgomberi e le ruspe non hanno risolto nulla, anzi con un grosso dispendio di risorse pubbliche, hanno contribuito a rendere ancora più difficile e drammatica la vita delle famiglie Rom, ed in particolare di alcune centinaia di bambini, aumentando il loro disagio e la loro esclusione dal tessuto sociale. Oltre che non risolvere il disagio di chi vive in prossimità dei campi.
In questi anni a Milano c’è però anche chi ha scelto di incontrare questi volti, queste persone, di costruire rapporti di vicinanza, di considerarli i nuovi vicini di casa o i nuovi compagni di banco. A volte dopo uno sgombero sono partite inaspettate catene di solidarietà, che hanno avuto anche risalto sui mass-media locali e nazionale, ma queste reazioni pur importanti non sono sufficienti.
Alcune associazioni e gruppi ma anche singoli cittadini, maestre e genitori hanno costruito con le famiglie Rom dei rapporti basati sulla fiducia, imparando a superare diffidenze e paure reciproche. Sono nati così progetti di integrazione abitativa, lavorativa, scolastica. Queste persone hanno scelto di vivere così il proprio ruolo di cittadinanza attiva per costruire una città più vivibile e quindi più sicura per tutti, proprio perché più accogliente;
Da questa esperienza nasce l’appello alla città 'I dirirtti non si sgomberano', un appello rivolto all’amministrazione perché opti per politiche di vera integrazione ed abbandoni la logica degli sgomberi, appello però rivolto anche al tessuto civile di questa città perché ritrovi il gusto della partecipazione alla costruzione di una città capace di tutelare i diritti di tutti al di là delle appartenenze etniche e culturali.
L’appello viene presentato in Camera del Lavoro a Milano in Corso di porta Vittoria 43 il giorno 22 marzo, alle ore 11,30, saranno presenti alcuni dei rappresentanti delle realtà che hanno promosso l’appello: Mamme e Maestre di Rubattino, Gruppo sostegno Forlanini, Onorio Rosati Segretario Generale Camera del Lavoro di Milano, don Massimo Mapelli Casa della Carità, Bruno Segre, Claudio Cristiani Agesci zona Milano, Diana Pavlovic Federazione Rom e Sinti Insieme, RSU ST Castelletto,RSU RAI, Acli Milano, Emanuele Patti Arci, Padri Somaschi, Comunità di Sant’Egidio, Avv. Alberto Guariso, Sucar Drom
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