Luciana Tufana Editrice (distribuita da Mursia) ha dato alle stampe il libro di Paola Galli “Storie di donne rom fra tradizione e cambiamento” che registra la voce dalle donne rom, profughe dalla ex Yugoslavia, che vivono a Firenze nel villaggio del Poderaccio. Il libro tratta tematiche estremamente attuali all’interno del contesto della vita in una particolare comunità rom di Firenze, in particolar modo per quanto riguarda la situazione delle donne. Matrimonio, aspirazioni personali, lavoro, studio: questi i temi che emergono come una frattura tra le vecchie e le nuove generazioni di donne, che cominciano a mettere in discussione le regole dell’antica tradizione.
L'autrice, Paola Galli, vive a Firenze dove ha studiato negli Istituti tecnici. Ha collaborato con “Un ponte per Bagdad” e contribuito alla nascita del “Laboratorio Kimeta”, dove lavorano appunto le donne rom intervistate per questo libro.
Racconta l'autrice “dopo diversi anni di frequentazione delle donne attraverso il lavoro nella cooperativa Kimeta, ma anche all'interno delle loro case, accadeva che il mio interesse si concentrasse su aspetti particolari della loro vita. C'era la voglia di andare fin nell'intimità, di scoprire quali erano le loro aspirazioni profonde.”
“Erano contente di essersi sposate o di sposarsi a 15, 16 anni col ragazzo scelto dalla famiglia? Avevano altri desideri, altre aspirazioni come, per le giovani, lavorare o studiare? Questo era ciò che mi interessava scoprire, anche se loro erano spesso reticenti e si chiudevano in se stesse come davanti a un intervento irrispettoso, quasi illecito. Non mi lasciavo scoraggiare. Era come giocare con le bambole russe. Si apre la prima e dentro ce n'è una più piccola di cui non puoi contentarti perché sai che dentro ce ne sono altre ancora. E tu vuoi arrivare all'ultima.”
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