mercoledì 6 luglio 2011

La Notte della Rete continua...

La Notte della Rete, a cui hanno aderito Sucar Drom e l'ICS, continua a Domus Talenti. E' la manifestazione nata contro la delibera dell'Agcom in materia del diritto d'autore che oggi viene discussa dall'Autorità e che coinvolge politici, artisti, blogger, imprenditori, giornalisti, giuristi che sono tutti accomunati dalla convinzione che la nuova disciplina leda la libertà del web.
Lo studio al quale da mesi sta lavorando l'Agcom prevede una serie di regole in materia del diritto d'autore. E cioè l'eliminazione dei contenuti di quei siti che li diffondono senza osservare il coyright.
Il sistema prevede la richiesta di rimozione dei contenuti al gestore del sito o al fornitore del servizio di media audiovisivo da parte del titolare del diritto o copyright.
La segnalazione all'Autorità della mancata rimozione dei contenuti decorse 48 dall'inoltro della richiesta e infine la verifica da parte dell'Autorità attraverso un breve contradditorio con le parti con ordine di rimozione qualora risulti l'illegittima pubblicazione di contenuti coperti da copyright.
I pareri contrari all'iniziativa dell'Agcom sono tantissimi. Stefano Rodotà, in una intervista a Repubblica, ha sostenuto: "Bisogna dire subito che il modello tradizionale del diritto d'autore sta strettissimo alla rete, ne ignora le caratteristiche". Dario Fo ha parlato di "Paese orrendo". Nel frattempo appena iniziata la manifestazione migliaia di persone si sono subito collegate per seguire passo a passo la vicenda in diretta sulla Rete. di Alessandra Pozzi

1 commento:

u velto ha detto...

Non c'è ancora il comunicato ufficiale dell'Agcom ma la delibera su diritto d'autore sembra essere stata approvata nelle sue linee principali, pur con qualche modifica. La principale riguarderebbe l'estensione del periodo di contraddittorio da 5 a 15 giorni.
Lo schema di regolamento è stato quindi approvato con i voti di tutti i Commissari tranne quelli di Nicola D'Angelo e Michele Lauria, che in mattinata aveva detto: "Nessun testo che ipotizzi la chiusura dei siti da parte dell'Agcom in sostituzione del giudice o la limitazione dei diritti costituzionalmente tutelati, come la libertà di espressione, avrà il mio consenso".
Ora il regolamento sarà sottoposto a consultazione pubblica per un periodo di 60 giorni.