…che è un ‘quartiere’ di Buccinasco (altrove verrebbe definito un campo ‘nomadi’,ma che nomadi sono? se ci stanno da oltre 30 anni, con regolare contratto col Comune), pulito ordinato, abitato da un’ampia famiglia di giostrai sinti, italiani, buccinaschesi, difesi da ogni Amministrazione, di destra, di centro, di sinistra. A partire dal 1994, incoraggiati verbalmente da vari Amministratori, i 6 nuclei familiari più numerosi hanno costruito alcune casette di legno, senza fondamenta, per poterci vivere coi propri bambini un po’ più comodamente. Quegli Amministratori non ci sono più, ma ai giostrai viene ora imposto di demolire le proprie case: l’ultimo della fila, rimasto col cerino in mano, paga il conto.
Abbiamo segnalato noi la situazione alle Autorità, chiedendo più volte che venisse regolarizzata secondo le leggi… ed ora, invece, la risposta è l’ordine di demolizione di queste casette, dopo che sono state messe a norma, a spese degli interessati: ‘normali’ procedure in una situazione che ‘normale’ non è.
Queste ‘casette’ sono la prima casa e l’unica abitazione dei titolari; la loro distruzione metterebbe sei famiglie coi propri bambini, trenta persone, fra cui quattro donne incinte, a cielo aperto, costituendo uno sgombero di fatto. Si violerebbero così una serie di leggi, a cominciare da quella fondamentale, la Costituzione (artt. 2 e 3), nonché la Carta Sociale Europea firmata dal nostro Paese (artt.30 e 31): diritti fondamentali di ogni persona, sulla cui violazione, l’Italia è stata già condannata, ma non se ne dà per inteso. Pare che non proprio tutti siano tenuti al rispetto di leggi e norme anche internazionali.
Stiamo parlando, inoltre, di persone regolarmente residenti a Buccinasco, Cittadini!, i cui bambini frequentano le scuole locali e se ne potrebbero trovare di conseguenza impediti (art. 34 Cost.).
Ora, queste ‘irregolarità’ su cui si parla e riparla sempre senza concludere, ma si rischia ora anche di agire, non fanno da specchietto per le allodole? In un Comune in cui, in assenza d’un piano regolatore, tutti coloro che possono sbrigliano la… fantasia costruttiva: il Terradeo è circondato da costruzioni abusive, che non sono prime case d’abitazione.
Non siamo in presenza, al Terradeo, di abusi, né di furbizie o approfittamenti, ma di situazioni assentite ripetutamente dalle Autorità competenti e oggetto di una interminabile procedura di regolarizzazione a tutt’oggi non conclusa e anzi interrotta. Nella quale i giostrai sinti del Terradeo sono le vittime.
Abbiamo voluto proporre all’opinione pubblica di Buccinasco e dei Comuni vicini un quadro dei problemi, ma siamo convinti che ci siano volontà e spazi per operare, con la dovuta cautela e ragionevolezza, senza violare alcuna legge, ma anzi accompagnando un gruppo di persone a lungo emarginate dalla società ad inserirsi correttamente, proprio nel pieno rispetto delle leggi. Ci appelliamo dunque ai cittadini, alle forze politiche e sociali, alla sensibilità dei credenti, alle competenti Autorità, perché vogliano consentire uno spazio di confronto, teso a ripristinare una procedura di regolarizzazione e salvaguardia. di Associazione “ApertaMente di Buccinasco” e Caritas Decanale
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