Nel maggio 2008 l'ex Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, su indicazione dell'ex Ministro dell'Interno, Roberto Maroni, aveva decretato lo stato di emergenza in tre Regioni italiane (Lombardia, Lazio e Campania) per la presenza dei “nomadi”. Oggi a distanza di tre anni il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dall'ERRC e da due rom, abitanti nell'ex “campo” di Casilino 900, cancellando di fatto lo stato di emergenza per le comunità sinte e rom.
Il Consiglio di Stato con sentenza n. 6050 del 16 novembre 2011 ha rigettato il ricorso in appello della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dell'Interno, della Protezione civile e delle Prefetture di Roma, Milano e Napoli contro la sentenza del 1 luglio 2009 del TAR del Lazio che aveva in parte dichiarato illegittimi i decreti di emergenza “nomadi” emanati nel 2008. Il Consiglio di Stato non si è limitato a rigettare il ricorso ma ha anche accolto il controricorso presentato dall'ERRC e dai due abitanti del Casilino 900, sgomberato nel 2010.
Non sappiamo ad oggi quali potranno essere le ripercussioni a questa sentenza per una ragione. Il ricorso è stato presentato sui decreti del 2008 ma successivamente l'ex Presidente del Consiglio ha emanato altri cinque decreti, aggiungendo a Lombardia, Lazio e Campania anche le Regioni Veneto e Piemonte. Di queste ultimi due Regioni non si fa menzione nella sentenza del Consiglio di Stato e quindi di fatto ancora decretate.
Il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha dichiarato alla stampa: ''Ho appreso di questa sentenza ma non siamo ancora in grado di interpretarla esattamente per sapere quali siano le conseguenze''. Alemanno, che ha parlato uscendo da Palazzo Chigi, ha chiarito che ''se non prevede annullamenti retroattivi, cosa che non credo, la sentenza non ci preoccupa tanto perchè il prefetto Pecoraro ha praticamente completato tutti gli atti''. ''Il Consiglio di Stato - ha concluso Alemanno - ha anticipato praticamente la conclusione del mandato del prefetto Pecoraro''
Ad oggi nessuna reazione dal Governo italiano che come tutti sanno è ora guidato dal dott. Monti. Nessuna reazione da Milano, dove il Prefetto Lombardi, ha partecipato alla sgomberopoli dell'ex Sindaco Moratti e del suo vice De Corato. Nessuna reazione nemmeno dalla Giunta Pisapia che ha iniziato il suo mandato nel peggiore dei modi, sgomberando intere famiglie senza nessuna seria alternativa abitativa.
La sentenza crediamo chiuda definitivamente una stagione d'inferno per tanti rom e sinti. Il Consiglio di Stato ha sentenziato che non esistevano i presupposti per dichiarare lo stato di emergenza: “le motivazioni sono insufficienti per decretare lo stato di emergenza per un pericolo più paventato che realmente esistente”.
Ora un Governo serio e responsabile dovrebbe revocare tutti i decreti, se ancora attivi, e predisporre come richiesto dall'Unione europea una Strategia nazionale che sappia recepire le proposte fatte dalle associazioni sinte e rom alla manifestazione “tutti uniti” dei giorni scorsi (in foto). Anche su questo misureremo il nuovo Governo. di Yuri Del Bar e Carlo Berini
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