Il Giorno della Memoria, 27 gennaio 2012, una delegazione della Federazione Rom e Sinti Insieme è stata invitata dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, alla commemorazione in Quirinale. E' il terzo anno consecutivo che il Presidente invita la Federazione a presenziare a questo importante evento, ma quest'anno la Federazione ha potuto parlare attraverso un suo giovane, Ismaele Della Santina.
La delegazione era formata da il Vice Presidente Davide Casadio (Associazione Sinti Italiani di Vicenza) e dai Consiglieri Luigi Chiesi (Associazione Sinti Italiani di Bologna) e Josè Bianchi (Assocazione Sinti Italiani di Busto Arsizio), ai tre rappresentanti della Federazione si sono aggiunti Thomas Della Santina con il figlio Ismaele Della Santina che frequenta l'Istituto Tecnico Mattei di Bologna.
Quest'anno la Federazione non ha solo presenziato, ma attraverso un suo giovane membro, appunto Ismaele Della Santina, ha potuto parlare davanti al Presidente Giorgio Napolitano, durante la commemorazione ufficiale de Il Giorno della Memoria.
L'intervento è stato concordato tra la Federazione e il Quirinale con la mediazione del Ministero della Pubblica Istruzione che ha sostenuto con Sucar Drom le spese di viaggio e pernottamento della delegazione.
Di seguito l'intervento di Ismaele Della Santina alla commemorazione ufficiale de Il Giorno della Memoria al Quirinale, in presenza delle massime cariche istituzionali:
Buon giorno a Tutti, Sono Ismaele studente di Bologna, il mio popolo il popolo sinto e rom, è stato umiliato, perseguitato, sterminato durante il nazifascismo e dimenticato nell’immediato dopoguerra.
Oggi mi sento di rappresentare non solo il popolo sinto ma un’intera umanità colpita dal dolore.
Mi stringo attorno al dolore dei perseguitati del regime nazifascista. I nostri nonni ci hanno raccontato che nei lager i prigionieri non facevano distinzioni tra loro, erano i nazisti a dividerli. Per me oggi non esistono differenze, ma solo esseri umani colpiti del male che l’uomo fa all’uomo.
Shoah e “Porrajmos” sono due parole diverso che indicano un unico male subito da persone innocenti.
Grazie per averci voluto qui oggi, crediamo nel valore della memoria per assumerci la responsabilità di difendere la giustizia e la libertà per assumerci la responsabilità verso chi ancora oggi continua a soffrire, di lottare affinché i diritti umani siano rispettati in tutto il mondo.
Tutti noi, NON dobbiamo dimenticare.
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
e io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c’era rimasto nessuno a protestare.
Bertolt Brecht
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