giovedì 15 marzo 2012

L'ipocrisia di Maroni su razzismo e xenofobia

Roberto Maroni fa un passo avanti e due indietro sul razzismo e sulla xenofobia. L'ex Ministro dell'Interno, promotore di disposizioni che hanno fatto inorridire l'Europa e che hanno fatto fioccare sull'Italia condanne a raffica, ad una domanda esplicita sul tema del razzismo e sulla xenofobia nella Lega Nord, prima ammette e poi su facebook retifica.

Roberto Maroni ieri è salito in cattedra all'Università dell'Insubria, a Varese, per una lezione di comunicazione politica agli studenti del Corso di laurea in Scienze della Comunicazione. Uno studente ha posto una domanda esplicita sulla Lega Nord razzista e xenofoba. Maroni nella risposta ha ammesso che agli inizi, parliamo del periodo 1995/2000, la Lega abbia “marciato” sul razzismo e sulla xenofobia perchè si erano accorti che "aumentavano i consensi".

La Lega, ha spiegato Maroni agli studenti, all'inizio era percepita come un movimento prima "contro i meridionali, poi contro gli extracomunitari". Quando si è capito che un certo atteggiamento garantiva consenso" la Lega ha continuato ad usare certi termini e "qualcuno ha esagerato". Maroni si è dimenticato (ma glielo ricordiamo) del razzismo contro i sinti e i rom che hanno “fruttato” alla Lega Nord la condanna penale di due esponenti di primo piano, ovvero Flavio Tosi (Sindaco di Verona) e Giancarlo Gentilini (proSindaco di Treviso).


Maroni ha spiegato agli studenti dell'Università di Varese che la Lega Nord "è partita con un federalismo etnico. Ma non esiste un legame linguistico nel nord e tanto meno etnico. Questa è stata un'ambiguità degli inizi che ci siamo trascinati dietro. E ogni tanto c'è qualcuno che esagera: ci sono i cosiddetti 'baluba' nella Lega, quelli con la barba verde e con le corna - ha detto Maroni - Io non sono un 'baluba', ma difendo i 'baluba' della Lega: fanno parte della pancia della movimento. C'è il cervello, c'è il cuore e c'è la pancia. Dobbiamo tenere insieme tutto. E' molto faticoso. Io mi sono spesso dissociato da affermazioni che non condividevo".

Molti media si sono lanciati subito sulla notizia: Bobo Maroni: "su xenofobia e razzismo ci abbiamo marciato. ora basta"; La confessione di Maroni: “Macché xenofoba La Lega ci ha solo marciato per avere voti”; La Lega e il grande imbroglio; Lega: Maroni, noi fraintesi su razzismo, ma ci abbiamo marciato; Maroni: "Noi leghisti, razzisti perché conviene"...

Ma a stretto giro di posta arriva la smentita su facebook che viene rilanciata da tutti i leghisti:
“Ho letto sui giornali di oggi qualche ricostruzione fantasiosa di quello che ho detto ieri all'Università di Varese. I giornali sono spesso maliziosi e dicono mezze verità. Così é successo ieri circa la mia affermazione che LA LEGA NON E' RAZZISTA. Ieri ho doverosamente difeso la Lega dalle continue accuse di razzismo e xenofobia, spiegando agli studenti universitari la differenza tra IDENTITA' (patrimonio dellaLega) e XENOFOBIA (accusa strumentale rivolta alla Lega). Non c'é nulla nella storia della Lega che io rinnego, anzi, soprattutto la Lega degli inizi che ho contribuito a fondare. Ma é ora di finirla di considerare i leghisti come dei baluba senza cuore né cervello.”

Come dire il lupo perde il pelo ma non il vizio...

3 commenti:

Fabrizio ha detto...

Sulla normalità del razzismo.

Hidden Side ha detto...

Anche se le parole sono sassi le politiche razziste della lega non sono state solo "comunicazione" parole ad uso della pancia dei baluba con la barba verde.

I danni fatti dall'insensata comunicazione razzista e xenofoba della lega ce li porteremo come una tara culturale nei prossimi anni, ma non basta ... per dar forza alle parole la lega al governo ha agito ed in maniera sanguinosa sulla pelle dei migranti, dei rom e dei sinti.

Ammettere che si è agito per fare comunicazione, quando ci sono residenti asilo Eritrei morti nel deserto o in mare, stuprati nei lager libici; quando si è tolto il diritto alla scuola ai bambini rom inseguiti negli sgomberi, quando si sono umiliati i migranti con le insensate procedure per i permessi di soggiorno, quando si sono favorite le morti nei cantieri di lavoro dei lavoratori in nero, quando si è negato finanche il diritto alla salute ... non è un gioco verbale di comunicazione ... un furbesco "marciarci" con la comunicazione ... questi sono crimini legalizzati aggravati dalla futilità del motivo.

http://noblogo.livejournal.com/205984.html

Anonimo ha detto...

sai Hidden leggendoti ad un certo punto pensavi che parlassi di chi abita vicino ad un campo rom.
la salute negata grazie ai roghi di materiali misti, la tranquillità perduta a causa di chi gironzola nei campi(oggi sappiamo che il ladro/assassino sfuggito dopo un incidente ha avuto appoggi da diversi campi rom di milano).
punti di vista