Rilanciamo la campagna SE MI RICONOSCI
MI RISPETTI, promossa da 43 associazioni rom e sinte con la raccolta
firme per la proposta di legge di iniziativa popolare “NORME PER LA TUTELA E LE PARI OPPORTUNITA’ DELLA MINORANZA STORICO-LINGUISTICA DEI ROM E DEI SINTI”.
Il superamento dei campi ghetto, della
loro logica segregazionaria, della distribuzione di soldi pubblici a
enti assistenziali e associazioni e fondazioni varie il cui compito
si esaurisce nel lasciare le cose come stanno senza che nulla si
risolva per rom e sinti - dal lavoro alla casa alla scuola alla
salute – è un traguardo che non si realizza senza una legislazione
nazionale che superi l’attuale frammentazione regionale e affronti
e risolva la specificità di una minoranza diffusa su tutto il
territorio nazionale e di più antico insediamento.
Le 43 associazioni hanno condiviso il
lavoro dei giuristi del convegno internazionale tenuto alla
università Bicocca di Milano con la partecipazione delle
associazioni rom e sinte italiane che si è condensato in un disegno
di legge depositato presso il Senato (ddl 770 del senatore Palermo).
Sarebbe stato più facile – e più comodo - limitarsi a raccogliere
qualche adesione a questo ddl tra parlamentari, docenti ecc. attenti
e disponibili su questo tema, invece abbiamo scelto la strada della
legge di iniziativa popolare.
1 commento:
Una volta, c'era bisogno della lingua scritta che confermasse l'esistenza di una minoranza linguistica; oggi, c'è ancora bisogno della lingua scritta per dire che esiste una minoranza linguistica? I nuovi mezzi di comunicazione creano documenti in continuazione: i social network non sono fatti solo di parole ma - e soprattutto - di immagini e in maniera sempre maggiore di video. Non c'è più bisogno, secondo me, che la lingua sia scritta. L'origine della lingua italiana si attribuisce alle prime scritture della lingua, in quanto "carta canta", e, siccome carta canta, uno scritto diventava testimonianza più o meno duratura dell'esistenza di una lingua. La lingua parlata non aveva una testimonianza così efficace come quella scritta. Oggi però i nuovi mezzi digitali della comunicazione permettono di lasciare testimonianza anche alla lingua parlata. E che bella lingua! Evviva!
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