Il Decreto Legge Minniti-Orlando
rappresenta un passo indietro sul piano dei diritti e della civiltà
giuridica del nostro Paese. Attraverso un uso improprio della
legislazione di urgenza, anziché intervenire sulle tante
contraddizioni e i limiti dell’attuale legislazione, introduce
nuove norme di discutibile efficacia, senza peraltro migliorare
l’efficienza del sistema.
In particolare l’abolizione del
secondo grado di giudizio per il riconoscimento del diritto di asilo
e la sostanziale abolizione del contraddittorio nell’unico grado di
giudizio, viola il diritto di difesa di cui all’art.24 della
Costituzione, e preclude la valutazione in concreto della persona del
ricorrente e del suo eventuale percorso di inclusione sociale ai fini
della valutazione sul rilascio del permesso di soggiorno per motivi
umanitari.
Per gestire e governare in modo
efficace e lungimirante il fenomeno migratorio occorrono, invece,
norme che favoriscano i flussi d’ingresso e la permanenza regolare
dei cittadini stranieri, contrastando così il lavoro nero e lo
sfruttamento.
Riteniamo inoltre non accoglibile la
pretesa di ricondurre la materia del “decoro urbano” al tema
della sicurezza, avallando una concezione dell’ordine pubblico che
non produce vera sicurezza ma, al contrario, rischia di creare
maggiore insicurezza criminalizzando la marginalità sociale, senza
preoccuparsi di intervenire per combattere la povertà e la
marginalità di un numero crescente di cittadini.
Riteniamo inopportuno il ricorso alla
decretazione d’urgenza per riformare materie, come il diritto di
asilo e le discipline sulla sicurezza urbana, che avrebbero richiesto
un più articolato confronto democratico.
Vogliamo inoltre
mobilitarci per chiedere l’approvazione rapida del progetto di
legge sul diritto di cittadinanza di coloro che nascono in Italia: la
proposta di legge, già approvata dalla camera dei Deputati il 13
ottobre 2015 e ora ferma al Senato, riguarda prioritariamente la
questione fondamentale dello ius soli, ovvero della acquisizione
della cittadinanza italiana per chi è nato nel territorio della
Repubblica da genitori stranieri, di cui almeno uno sia titolare del
titolo di soggiorno permanente o in possesso di del permesso di
soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo.
Per questo facciamo
appello a chi intende impegnarsi e difendere i diritti di tutte e di
tutti, nel rispetto delle differenze e per la costruzione di una
società che ponga al centro l’accoglienza, l'integrazione e la
convivenza delle persone, rifiutando qualsiasi intolleranza o
discriminazione, a partecipare al presidio che si terrà il prossimo
16 maggio dalle 10.30 alle 12.30 davanti alla Prefettura.
Il presidio è organizzato da Cgil,
Cisl e Uil di Mantova. Aderiscono: Acli, Anolf, Anpi, Arci, Articolo 3 Osservatorio sulle discriminazioni, Sucar Drom, Associazione Le
Aquile (Comunità Albanese), Associazione Nuova Generazione, Comunità
Islamica, Associazione Piccola Brasile, Comunità Indiana,
Associazione Comunità Musulmani Di Castiglione D/Stiviere, Comunità
Marocchina, Circolo El Yaraa, Associazione Ghanese, Associazione
Bengalese.
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