mercoledì 3 ottobre 2007

Scrivi anche tu al Corriere della Sera

Invitiamo i lettori di sucardrom a prendere posizione contro la deriva xenofoba e razzista che sempre più caratterizza la rappresentazione mediatica dell’immigrazione e soprattutto dei Rom rumeni. Ci riferiamo in particolare a “l'invasione dei nomadi”, editoriale a firma di Alberto Ronchey pubblicato in prima pagina dal Corriere della Sera, sabato 29 settembre scorso.
Il Cospe ha per questo inviato a lettera di protesta, che potete leggere sotto, al direttore del Corriere della Sera. Vi chiediamo di diffonderla, utilizzarla come esempio, personalizzarla e indirizzarla a direttore@corriere.it e/o al numero di fax 02 29009668.
Questo episodio è un'ulteriore conferma che il monitoraggio sull'informazione prodotta dai mezzi di comunicazione di massa - strumenti fondamentali nella costruzione del consenso sociale sull’immigrazione - non può prescindere dalla mobilitazione e dalla necessità di far sentire la propria voce di cittadini e "consumatori consapevoli". Speriamo dunque che vogliate unirvi a questa protesta.

Spett.le Direttore, ci uniamo al coro di proteste per "l'invasione dei nomadi", l’editoriale a firma di Alberto Ronchey pubblicato in prima pagina sul Corriere della Sera di sabato 29 settembre. Esprimiamo, e condividiamo con tante associazioni, persone di origine straniera e non, la preoccupazione per la deriva xenofoba dei discorsi pubblici e delle rappresentazioni mediatiche che conseguono e rafforzano il discorso razzista.
Riteniamo dissennati l’articolo e la scelta editoriale che, oltre alla gravità delle affermazioni, non prendono minimamente in considerazione le conseguenze sull’opinione pubblica e sulla convivenza civile di generalizzazioni operate ai danni di migliaia di persone solo sulla base dell’appartenenza nazionale o etnica.
Come associazione impegnata da anni a promuovere la diversità culturale come valore fondante della nostra società, Cospe si appella al mondo dell’informazione affinché si mobiliti in modo forte e inequivocabile contro ogni forma di razzismo e di incitamento all’odio su base etnica, religiosa o nazionale. Fabio Laurenzi, Presidente COSPE

3 commenti:

Anonimo ha detto...

rigurda alla romena condannata a 16 anni di carcere per omicidio colposo con ombrello a metropolitana termini roma .Romena non era una terorista non aparteneva a nesuna rete di criminalita organizata nonera un rifiuto umano era purre lei una madre da una famiglia dispersa unadonna come altre donne italiane qualle anno subito violenze nella vita e se e arivata a fare prostituzione questa vorrebe dire perche.NEsuna persona nel mondo non credera che quella ragaza avoluto ucidere pero credera che la madre della ragaza ucisa a voluto ucidere la romena e la fatto.Sembra che i judici di pace universale ceano con le prostitute con gli uomini senza soldi persone debole non con gli veri criminali .quella ragaza dal prigione deve essere fiera che vive in Europa qualle tutte le paese cellano lo stesso scopo.una perdita di una figlia e piu grande dolore dell mondo pero fatta per zbaglio credo che alla fine poteva avere poca compresivita magari da parte dell jiudice che non ascolta solo il dolore della madre con la figlia ucisa che ascolta purre il dolore dell mondo per quella stare dello spirito di una vita mizericordiosa nell momento dell gesto.

Expeditus ha detto...

La ragazza rumena non può vivere ancora in europa. Sono quasi tutti precari in romania e con tante difficoltà da affrontare come straniera, senza un aiuto familiare, la ragazza rumena ha commesso un brutto gesto. Purtroppo L'ennesimo turista ha rischiato la vita a Bucarest. Credo che l'attuale Presidente della Romania Traian Bàsescu sia in debito con l'Italia e con il Presidente Berlusconi. Si vuole ricordare il messaggio che ha lanciato Papa Paolo che diceva: "Fratelli aprite le porte a Cristo anzi spalancatele". Non si contano le truffe che fanno i rumeni ai danni dei turisti italiani. Bucarest non è una città ospitale. Non sanno tenere amicizie. Una città non ospitale quindi dove non vi è arrivato ancora educazione ne civilismo. Nella stazione ero stanco e potevo solo stare seduto e non sdraiato su sediolini o seduto a terra. Venivano subito i vigilantes a farmi tremare con i manganelli. Attiguo alla Stazione ferroviaria si trova l'Iris Hotel. Un posto più caro ma è un ottimo posto dove si può rimanere l'auto inquanto fornito di parcheggio. La stazione ferroviaria di Bucarest non ha servizi igienici decenti. Le latrine sono vecchie di 200 anni. All'uscita dell'aereoporto di Baneasa vi si trova un pericolo costante. Ma il vero motivo del racconto di un turista a Bucarest è stata per un appuntamento con la Signorina Amalya il che si pensi del cognome Danciulesco con la quale il turista ha camminato a braccietto credendo che dopo un mese di corrispondenza fosse diventato suo amico. Invece non è andata così. Dopo aver fittato un monolocale ed aver dato al fittacamere 400 euro la donna non si è fatta più vedere ne sentire. Un mistero lo è diventato per il povero malcapitato turista il quale ha pagato un biglietto senza ritorno da Bucarest col volo W63154. Il riconoscimento di tutti i disagi che sono stati subiti quotidianamente dal giorno 09- al giorno 20 settembre.. IL FORMARSI DI FAIDE
Certo che ogni epoca ha vissuto i suoi miti, i suoi tempi sono attualissimi. Sul versante del lavoro e della lotta alla camorra a Castellammare di Stabia ormai dilaga una piaga, la disoccupazione. Credo che questo sia percepibile da chiunque. Con questa piaga fiorisce la delinquenza.

u velto ha detto...

ciao Expeditus, il tuo commento è fuori tema, ovvero off topic.