martedì 11 dicembre 2007

Dibattito sul ruolo delle Organizzazioni internazionali nelle politiche di contrasto dell’immigrazione clandestina

Presentiamo la replica da parte del Direttore, Ufficio Regionale per il Mediterraneo e Capo Missione in Italia e a Malta dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) Peter Schatzer in merito all’articolo del Professor Fulvio Vassallo Paleologo. Diffondiamo anche l’ulteriore risposta a questa replica che Il Prof. Vassallo ha tempestivamente prodotto.

Gentile Direttore di Melting Pot, le scrivo in merito all’articolo “Il ruolo delle Organizzazioni internazionali nelle politiche di contrasto dell’immigrazione clandestina”, scritto dal prof. Fulvio Vassallo Paleologo.
L’articolo del prof. Vassallo Paleologo trae spunto da un video prodotto recentemente nell’ambito di una campagna di prevenzione dell’immigrazione irregolare dall’Africa, e pretende di indicare quale dovrebbe essere il ruolo delle agenzie internazionali e cosa dovrebbero fare i governi europei, ma nella realtà si traduce in un violento e generalizzato attacco all’OIM, all’ACNUR, all’Unione Europea, alla Svizzera, all’agenzia comunitaria FRONTEX, alle politiche di controllo dell’immigrazione clandestina.
Alcune delle argomentazioni addotte per quanto riguarda l’OIM e il suo impegno “a favore delle politiche di controllo dell’immigrazione clandestina poste in essere dai governi europei e dalle agenzie comunitarie”, sono semplicemente false e prive di qualsiasi riscontro. di Peter Schatzer, continua a leggere…


Il capo missione dell’OIM in Italia ha duramente contestato i contenuti del mio intervento sul ruolo delle Organizzazioni internazionali nelle politiche di contrasto dell’immigrazione clandestina, pubblicato alcuni giorni fa da Meltingpot, accusandomi di avere fornito informazioni non corrispondenti al vero riguardo al ruolo ed alle attività della sua organizzazione in Italia e in Libia.
In realtà la maggior parte della lettera di replica è riferita all’impegno dell’OIM in Italia negli ultimi anni, impegno che non ho richiamato nel mio intervento e sul quale credo di essere abbastanza informato, essendo stato invitato a diverse iniziative promosse anche da questa organizzazione.
Il mio intervento non si riferiva neppure al ruolo di altre organizzazioni, come l’ACNUR, che operano con l’OIM nei progetti italiani e con le quali ho una lunga esperienza di collaborazione, ma riguardava invece le diverse forme di esternalizzazione dei controlli di frontiera e per questa ragione trattava in particolare dell’OIM e della condizione dei migranti in Libia e negli altri paesi di transito. Condizione determinata anche dalle modalità espulsive adottate dall’Italia a partire dal 2004, ma non solo da queste. Una condizione che rimane caratterizzata da gravi violazioni dei diritti umani anche nelle diverse strutture nelle quali vengono condotti i migranti irregolarmente presenti in quel paese. di Fulvio Vassallo Paleologo, continua a leggere…

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