Che cosa si può dire di questo secondo oltraggio da parte di persone senza pudore e cuore, dopo questo secondo gesto io come sinto non so che cosa dire e pensare, siamo nel 2009 quasi nel 2010 e ci sono ancora persone che commettono simile bassezze. Non credo che sarebbero contenti se questi oltraggi venissero fatti a loro, sulle targhe commemorative in onore e ricordo dei loro deportati nei lager… accanirsi su una povera targa commemorativa non solo e oltraggioso ma è un gesto veramente spregevole.
Credo che queste persone non si ricordano oppure non sono informate di quello che e successo durante la Seconda Guerra Mondiale, tantissime sono state le persone rinchiuse nei lager di tutta l’Europa, non erano solo sinti, rom ed ebrei, non facevano nessuna distinzione di sesso e razza, non importava se erano donne, uomini, vecchi e bambini, soprattutto non interessava se erano innocenti o colpevoli.
Non si ricordano, non sanno oppure non vogliono sapere che bastava dire una sola parola contro, per essere rinchiuso con tutta la propria famiglia in un vicino lager, per poi essere gettato nei forni crematori. Queste persone non sanno o non gli interessa sapere il terrore e l’orrore che tantissima gente a visto e passato.
Oggi io sono convinto che qualche parente di queste persone responsabili del “bel” gesto, sono state colpite dall’olocausto, e mi meraviglio delle persone anziane,dei loro famigliari che non raccontano facendo così sapere ai propri giovani tutto il terrore che hanno passato e l’orrore che hanno visto durante la Seconda Guerra Mondiale, perciò spero proprio che tutte le persone che sanno che cosa e successo nella Seconda Guerra Mondiale, lo tramandassero ai propri figli e famigliari.
L’associazione Nevo Drom ringrazia il comune di Bolzano per la cura che ha avuto nel sollecito ripristino della targa, ringrazia di cuore il senatore Lionello Bertoldi e l’ANPI che tempestivamente ha avvertito l'Amministrazione comunale e la mia associazione.
Ringrazio tutti quelli che ci vogliono aiutare e spero che oltraggi così pesanti e brutti non succedano più, non solo per noi sinti, ma per tutte le persone del mondo. di Radames Gabrielli, Presidente dell’associazione Nevo Drom
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