domenica 3 gennaio 2010

Roma, i Rom nel Cie di Ponte Galeria

Da alcuni giorni sono continue le notizie sulla possibilità di smantellare il Centro di Identificazione di Ponte Galeria, ritenuto obsoleto per gli immigrati. L’idea è di utilizzarlo per i Rom capitolini. Sarebbe infatti questa struttura l’architrave del cosiddetto “piano nomadi”. Uno spazio dove iniziare a spostare i Rom che oggi vivono al Casilino 900 ma anche in altri “campi” della Capitale.
Il Prefetto di Roma ha dichiarato: «Il 28 dicembre è cominciata l'attività sul campo di Casilino 900. Siamo fiduciosi di poterlo chiudere entro la fine di gennaio o i primi giorni di febbraio». E infatti da alcuni giorni è iniziato il quinto censimento degli abitanti del Casilino 900. Sono portati tutti in Questura per l’identificazione, attraverso il fotosegnalamento e le impronte digitali. Il Prefetto ha parlato del Cie di Ponte Galeria come possibile struttura da utilizzare come transito per i Rom della Capitale.
Questa tesi sembra confermata anche dalle ultime dichiarazioni del delegato del sindaco di Roma per le Politiche alla sicurezza, Giorgio Ciardi: "Importante la posizione del prefetto Pecoraro sul centro di identificazione di Ponte Galeria, che ha scritto al ministro dell'interno Maroni allo scopo di sopprimerlo e trasferirlo in un altro luogo".
"Come già affermato dal sindaco Alemanno nei giorni scorsi - prosegue Ciardi - infatti, la struttura di Ponte Galeria, collocata fuori dai centri abitati, può essere utilizzata per la realizzazione di un centro di transito per i rom all'interno delle misure già previste nel piano nomadi. E' fondamentale infatti dare corso a tutti quegli interventi utili allo scopo di regolamentare gli insediamenti nella nostra città in modo positivo, fronteggiando l'emergenza che si è creata nel tempo".
"Il Cie - conclude il delegato del sindaco - una struttura definita dallo stesso prefetto superata come concezione, potrebbe rivelarsi una risorsa importante poichè contribuirebbe a risolvere le situazioni connesse agli sgomberi dei campi abusivi, offrendo ulteriori spazi utilizzabili proprio come centro di transito".
Rimane irrisolto il problema di dove saranno trasferite in seguito tutte queste famiglie in maniera stabile perché sembra abbastanza in alto mare la realizzazione dei nuovi quattro mega campi fuori dal Raccordo Anulare. Rimane l’unica soluzione di concentrare tutti negli attuali due mega campi di Castel Romano e via del Salone. Non da ultimo sembra che le risorse, fino ad oggi utilizzate per la scolarizzazione dei bambini, saranno in gran parte dirottate per pagare la vigilanza armata in questi “campi”.

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